mashiro
Il Genoa ha perso molti punti perché la squadra cominciava fresca e finiva stanca.
Allora il geniale Gilardino ha fatto una pensata: cominciare stanchi per finire freschi.
È solo per questo, e non per il caos a centrocampo, che il Lecce nel primo tempo poteva segnare tre gol. Il catenacciaro D'Aversa ha giocato in una sola metà campo, come sempre. Solo che stavolta la metà campo in cui giocava era la nostra. Insomma, i leccesi imperversavano e il Genoa provava a replicare con palloni lunghi verso le punte, ma Retegui non ne teneva una. Peggiore in campo, nel primo tempo, Badelj, praticamente mai visto. E le conseguenze sono apparse evidenti.
All'intervallo Gilardino invocava il passaggio alla modalità "squadra fresca". Siccome i centrocampisti erano contati, decideva di toglierne uno. È il principio dell'omeopatia. Ma il colpo del secolo è stato quello di sostituire Spende con Sabelli, per provare a vincere grazie alle rimesse laterali. Sono le finezze che stabiliscono la differenza tra allenatori col patentino e allenatori col triciclo.
Dopo il palo colpito da Malinovsky, la parata di Falcone su Vasquez, ecco il gol di Retegui dopo una punizione magistrale di Albert e subito dopo anche il gol di Ekuban, dopo tiro parato di Vasquez e sponda di testa di Retegui per la semirovesciata vincente di Caleb, il nuovo acquisto in veste di goleador.
La strategia di mercato della società è risultata trionfante, non solo vincente. Solo loro, dall'alto di una competenza totale, avevano capito che, liberandosi della zavorra Dragusin, del suo procuratore, dei suoi parenti e della sua donna delle pulizie, il Genoa avrebbe cominciato a vincere con regolarità.
Chi ha seguito la partita dallo stadio o da Sky pensa che il Genoa abbia vinto 2-1, ma non è così. BlaBlaBlasquez ha appena dichiarato che ha vinto 4-1 e non esistono motivi per mettere in dubbio le parole del dirigente che non mente mai.
Facciamo un altro saltino in classifica e approfittiamo dei passi falsi di Juve e Milan. Le vette imbiancate ci attendono. Di plusvalenza in plusvalenza, arriveremo alla stella.