Bortolazzi
"Pensa un po' a volte i casi della vita:sono sulla strada che dalla stazione di Brignole, come tante volte mi porta verso lo stadio.E come tante volte,all'altezza dell'Alcione,passo dentro via Canevari per tagliare poi all'altezza del mercato di piazza Romagnosi,e da lì passare sul ponte Castel Fidarsi e dirigermi ai cancelli della Nord.Questa la descrivo con il senno del poi in ordine di tempo, ma penso che sia accaduta così. In pratica all'altezza del Bar Tomoka, dove giravo per piazza Romagnosi,vengo sorpassato da 4 tizi vestiti con quel tipo di giaccone ormai famoso tristemente, i quali speditamente vanno verso il Firpo.Non ci faccio caso e proseguo anche io per la mia strada.Appena arrivato nei pressi della Sud,vedo un tifoso genoano che corre incontro alla mia direzione urlando che era stato accoltellato uno dei nostri.Dieci forse quindici minuti, considerando il fatto che mi ero probabilmente fermato per un caffè o per qualcosa d'altro sul tragitto.Imho con tutta la narrazione degli eventi succedutasi nei giorni a seguire, penso che fossero loro.Quello che hai poi descritto tu lo confermo(ero nei parterre ed un mio conoscente di Pra' proprio al mio fianco,mentre urlava a Torrente di non giocare,fu'colpito da un pezzo di cesso sulla testa,procurandogli un bel taglio Fuori poi, mi rimarrà impressa per sempre,la rabbia disperata di Speloncia,che non se ne faceva una ragione e voleva vendicarsi.Ed anche l'essersi rifugiati dentro ad un bar nei pressi della Sud, con il proprietario affrettatosi nel chiudere la saracinesca, mentre partiva una carica con lacrimogeni da parte della celere.Inutile dire che a casa quando arrivai verso le 20,senza che avessi dato alcuna notizia delle mie condizioni, la tensione si tagliava con le forbici..Ma penso che qualcuno a Milano abbia provato pure di peggio.."