Bortolazzi
Guardiamo Atalanta-Lazio con gli occhi di Gilardino.
Tutti dicono: la Lazio è stata asfaltata finché l'Atalanta non ha alzato il piede dall'acceleratore vincendo 3-0.
Non del tutto vero. Nella prima mezzora, i nerazzurri hanno lasciato 3 autostrade alle ripartenze avversarie, che sembravano il revival del primo Gasperini visto a Genova. Ripartenze in seguito a uno contro uno persi non andati a buon fine per la mancanza di gamba dei palleggiatori romani in metà campo libera.
Guardando la partita mi chiedevo se Spence dà garanzie sufficienti in difesa per diventare la spina nel fianco della difesa bergamasca in ripartenza. Anche a Empoli cercava sempre istintivamente di rilanciarsi sulla fascia, che nel campionato inglese è spesso poco presidiata, senza mai trovare spazi liberi. Ma gli schemi di Gasperini, nel caso di duelli persi, potrebbero concedergli quegli spazi.
L'Atalanta giocava con Holm sulla fascia destra. È stato disastroso ogni volta che si ritrovava la palla tra i piedi. Quindi per contrappasso se giocherà a Genova farà faville. In attacco ha cominciato senza centravanti, con De Katelaere e Miranchuk larghi e Pasalic che si inseriva in mezzo da dietro. Se a Genova rientrerà Koopmeiner, giocherà a tutto campo e potrebbe fare la differenza.
Per quanto riguarda le nostre possibilità offensive, prevedo che Retegui, negli uno contro uno in spazi larghi verrà bullizzato dai difensori bergamaschi e non toccherà palla. Quindi, nella quasi assoluta certezza che Gila non cambierà schemi di gioco, schiero Spence sulla fascia, destra o sinistra alternativamente, ma là davanti in partenza ci metto Vitinha, semisconosciuto a queste latitudini ma con le attitudini giuste ad aggredire gli spazi e le capacità tecniche sufficienti per gestire palla.