Attualmente l’Inda è la realtà, personalmente, più invisa del circondario.
La squadra è stata costruita con grande sagacia se pensiamo ai vari Çalhanoglu, Mkhitaryan, Darmian, Acerbi, de Vrji ma anche Sommer, Thuram, Di Marco… tutta gente non certo proveniente da esperienze comparabili in rapporto al dominio in atto in Italia ed ai risultati in Champions.
Barella, Bastoni e Lautaro sono i giocatori di livello assoluto, nel senso sarebbero tranquillamente appetibili ai Club attualmente per la maggiore nella belin di Premier. Il Toro è un fuoriclasse e il migliore per distacco.
Effettivamente l’interpretazione del famigerato 3-5-2 è notevole in quanto Barella e Mkhitaryan consentono agli esterni, non certo irresistibili, una proiezione costante in avanti che allarga le difese massimizzando il fenomeno davanti. Se ti blindi sulle fasce si stringono in mezzo e fanno ugualmente male.
Dietro esperienza e fisicità pagano sempre e, ultimamente, l’inserimento di Pavard ha migliorato il reparto.
Insomma tecnicamente poco da dire per una rosa allestita con poco approfittando di situazioni “particolari” come il turco in rossonero oppure Zieliński a Napoli per il prossimo anno. Marotta (merda), d’altronde, domina il mercato italiano da lustri grazie anche ad una rete di rapporti non sempre cristallini ed un cinismo proverbiale mascherato da un bavoso bon ton che non incanta più nessuno.
Questo fatto di tirare su generazioni nella memoria dell’apice delle ladrate juventine risalenti al secolo scorso (Ceccarini arbitró la famosa disfida nel 1998) per poi assumere Lippi nel 1999! e dopo Conte come lo stesso Marotta dimostrano il fatto che certe pratiche più che avversate erano semplicemente invidiate. Leggenda narra abbiano persino offerto un contratto a Moggi.
La cosa me li fa rimanere particolarmente indigesti, anche perché sono capaci ancora a tentare di vendersi come i paladini della giustizia e rimarcare gli errori arbitrali a favore dei gobbi mentre, casualmente o meno, stanno facendo carne di porco con una serie impressionante di episodi favorevoli, offensivi della scienza statistica.
L’allenatore, poi, è simpatico come un istrice nelle mutande e mi ha dato sempre l’impressione (magari sbaglio) di essere un brutta persona a differenza del fratello che urta a bordo campo ma poi appare ben più corretto, e apprezzato come uomo nell’ambiente, rispetto all’interista.
Andremo su in più di quattromila con i booky a bancare la nostra vittoria a 11… queste partite le perdiamo sempre malamente 😉 una cosa è certa: Inda squadra di merda.