mashiro
Esageri!
Nei miei primissimi ricordi l'Udinese stava fissa in B, e in ogni figurina si stringevano due giocatori.
Poi sono saliti nel 92, me lo ricordo perché una giovane Antonella Clerici, dal nobile scranno di Domenica Sprint, recitava ogni settimana la classifica di B, e io me la ricordo come un salmo, perché per diverse giornate rimasero in testa a pari merito Brescia, Pescara e Ancona, e quarta appunto l'Udinese, che però io interpretavo come un secondo posto, e quindi mi ero convinto che potessero venir promosse anche il Cosenza e la Lucchese a rimorchio.
Poi nel 1993 si salvarono, grazie a una spudorata regalia della Roma e alla classifica avulsa, che condannò la Fiorentina di Agroppi-Batistuta-Effenberg-Laudrup (seconda in classifica alla pausa natalizia, con Radice). Le urla belluine di Cecchi Gori jr contro il suo pubblico, vista anche l'epoca, rimandano a quelle del Pacciani dopo la sentenza di ergastolo poi annullata in Cassazione.
I friulani sconfissero allo spareggio il Brescia. Mi azzardo a dire che un gol lo fece Ciccio Dell'Anno direttamente da corner.
La retrocessione però arrivò nel 1994, nel Primo maggio in cui morì Senna. La lotteria a quel giro la vinse la Reggiana, inaspettatamente corsara contro un Milan pluricampione che non perdeva da un secolo. Il Genoa del Professore pareggiò in pareo contro una Cremonese in topless (mi pare di ricordare un record, tipo il più basso numero di falli fischiati in una partita, o forse in un tempo); l'Inter, sconfitta a Bergamo, si qconcluse il primo campionato dal 1930, e finora ultimo, in cui la parola Genoa comparve prima di Inter.
Se può avere
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