Mister_No per me un progetto non può che partire dalla società.
Una società decide che vuol fare nei prossimi 3-5 anni, sceglie un allenatore che possa sposare l'idea societaria e tradurla in atto pratico e poi gli mette a disposizione dei calciatori funzionali al progetto e quindi credibili.
Dopodiché, nei limiti del credibile, lo difende se le cose vanno male.
Ammesso che serva: perché poi in base a quanto sei credibile hai anche del margine.
Poi ci sono società che possono fare più o meno tutto quello che vogliono e società che devono azzardare poco/tanto ma è un punto relativo.
Fare un gioco propositivo, oltre ad avere un allenatore che lo abbia nelle corde, richiede un portiere che copra molto campo, gente che la palla la sappia giocare ad alto ritmo, gente che corra molto e recuperi un botto di palloni e cosa più importante di tutti, qualcuno che si inventi delle giocate per fare dei goal.
Qualcuno che abbia la qualità di premiare un movimento o di creare la superiorità numerica: se vuoi tutto il pacchetto visto in Bologna-Genoa ma fatto 30-35 partite con avversari che giocano ben più concentrati, a ritmi più alti, in spazi più stretti.
Se no ti mancano gli strumenti per proporlo un certo tipo di gioco, non per caso tutte le squadre della parte destra della classifica giocano tendenzialmente un calcio poco propositivo: le uniche 2 squadre giochiste, Parma e Como, han dovuto sterzare. Il Como ha messo 100 milioni sul mercato, il Parma si è tolta di torno l'allenatore giochista.
Ma è banale: se giochi 4-2-3-1, come nel caso dei ducali, e dei 4 davanti non hai almeno 2 se non 3 da doppia cifra o difendi come il Toro di Juric o perdi di lungo.
Col Como era uguale: finché davanti alternavi Fadera, Cutrone, Belotti, Da Cunha e Gabrielloni tanti applausi e punti pochi. Poi hai tolto sta rumenta qui e ci hai messo Diao, Carquet, Douvikas e i punti come per magia li hai fatti. 😃
Perché poi il discorso di aver bisogno di tempo per fare un gioco propositivo si riduce in 2 cose: un gioco molto propositivo necessità di distanze e schemi molto allenati per funzionare ed appunto la qualità degli interpreti per farlo.
Sarri per esempio dice che per lui i meccanismi difensivi che gli servono per tenere in piedi la struttura della squadra non si imparano a stagione in corso, serve il ritiro e limitando al massimo le baracconate.
Dopodiché si torna al discorso degli interpreti: vuoi giocare propositivo davanti devi avere gente che incide, vuoi pressare forte devi avere gente che va forte.
Il Genoa quando ha messo Masini, 12 km di media a partita uno dei migliori per contrasti vinti nel 2025, di fianco a Frendrup, ha alzato parecchio il baricentro, poi però quagli poco perché poi la palla passa per Thorsby, Norton, Zanoli..vado a memoria nel dire che Cornet, Messias e uno tra Malinovsky, Miretti e Vitinha non han mai giocato assieme perché non sono mai stati 3 su 5 disponibili 90 minuti.
E come fai a fare gioco propositivo? 🙂
Cioé lo fai se vuoi andare a sbattere, se no limiti i danni, cerchi di non prendere goal e passi oltre.
Ma appunto si torna al discorso del progetto: Vieira ha fatto di necessità virtù, bene.
Poi nel finale di stagione ha provato a giocare a calcio più a viso aperto, dimostrando che in fase difensiva ancora ancora tieni ma se vai a darle e prenderle l'ultimo mascone è sempre preso.
Nel percorso, per dirla con quelli che fanno i follower, ci deve essere che ora gli dai qualcuno che a darle e prenderle piazza dei masconi decisivi.
Che poi è niente di diverso da quel che ha fatto il Como 🙂
Per questo si torna al discorso della società che deve fare un progetto coerente.
Ma poi vale per tutti i livelli: AdL dice io voglio alzare l'asticella, rinnova Conte prende KDB che pur in fase discendente è uno dei centrocampisti più forti e dominanti del decennio(quantomeno lo è stato nel City) e poi una punta di alto livello.
Ed è credibile e penso che se poi andrà in conferenza a dire dopo un paio di partite storte dateci tempo per affinare la nostra idea, una larga fetta dei tifosi o quantomeno di quelli che poi "fanno opinione" se ne sta e si fida.
Leggevo un intervista di Pasquale Bruno su TMW in cui diceva peste e corna di Cairo, chiosando il tutto col fatto che se ti presenti alla stampa dicendo che i 2 principali rinforzi sono Schuurs che non gioca dal 2023 e Zapata che ha saltato tutta la stagione a 34 anni mi stai prendendo per il culo. 🙂