Jena
Caro Marco, prima di tutto i miei saluti!
Come scrivevo un pó di giorni fa a Bortolazzi, le parole giungono come possono, talvolta senza portare i significati voluti, o almeno non completamente.
Gilardino ha effettivamente, nei suoi meriti, gestito bene il clima dello spogliatoio, l’anno scorso e quest’anno.
Io intendevo altro.
Per cui provo ad approfondire.
Avendo, a motivo del mio lavoro, gestito per vent’anni gruppi di uomini e donne, mi sono posto spesso domande e riflessioni sul tema dei gruppi, della loro gestione,anche se naturalmente non calcistici.
Provo a traslare, per quel che è possibile, sul calcio, dove i gruppi riguardano certamente giovani particolari, rispetto alla norma,mediamente ricchi, di cultura non eccelsa, ma pur sempre esseri umani.
Ad esempio, il genio di Bergamo, che purtroppo ( per me e qualcun altro) è nuovamente argomento attuale al Genoa, ha una gestione autoritaria dei giocatori che ha a disposizione. Debbono eseguire i suoi dettami/schemi, senza alcun lavoro di gruppo e gestione del lato “umano”, in stile, viceversa e per citare qualcuno diverso, Mazzone, Bagnoli ed altri.
Per cui autoritario che diviene anche autorevole solo quando ottiene i risultati, come a Bergamo.
Non autorevole quando allenó l’Inter o il Palermo, mentre Mazzone e Bagnoli autorevoli lo sono stati sempre, a prescindere dai risultati ( comunque globalmente positivi).
Gestione di un gruppo, significa certo chiarezza con ogni singolo.
Tu, Tizio,sei e parti come titolare, invece tu , Caio, sei, sempre in partenza,una riserva.
Riserva che, in una competizione sana, puó sempre ambire a conquistarsi un posto da titolare.
E questo puó accadere solo giocando,sul campo!
Se esiste una “gerarchia” che lo impedisce,per cui concetti non meritocratici, ma “diritti acquisiti”, se ne prende atto per realismo, ma, sempre a mio avviso,va detto che non stiamo vedendo un ambiente nè sano, nè propedeuitico alla costruzione di qualcosa di solido e continuo nel tempo.
Una roba che, con tutte le dovute differenze, somiglia alla partitocrazia, al nepotismo, al nonnismo, al vassallaggio, cioè alla stabilità di un potere( piccolo o grande non importa) che si è costituito e non deve essere discusso.
Tu, giovane, attendi con pazienza il tuo turno,che forse arriverà, se chi comanda sarà disponibile con te.
Oggi non disturbare.
In un’azienda che funziona, dovrebbe contare altro. Se hai qualità, sei opportuno ed utile anche se sei arrivato ieri.
Tornando al calcio, se Caio non riesce o non è in grado di superare Tizio per capacità ed utilità, comunque mai, se non per motivi disciplinari e/o caratteriali, deve essere marginalizzato o umiliato.
Cioè riserva rimane, ma riserva utile all’occorrenza, con le dovute presenze in campo,sempre per il bene di organizzazione ed ambiente.
Il tutto, non solo, e non tanto,per motivi chiamiamoli etici ( non sfioro neppure quest’ambito), ma soprattutto nell’interesse della società e dei risultati a lungo termine.
Infatti, nel mio ideale di organizzazione, sempre come scrivevo recentemente, un allenatore non dovrebbe essere mai il “deus ex machina”,come piace tanto ai gazzettini ed al’immaginario collettivo, sempre pronti a mitizzare, ed altrettanto lesti ad affossare quando le cose si mettono male.
Il tecnico è un manager, importante, che dovrebbere svolgere un ruolo all’interno di un’organizzazione.
Migliori sono le capacità, e meglio sarà interpretato il ruolo.
Ma è l’organizzazione che vince o perde, non il singolo.
Ed è questo aspetto che sostengo e mi piacerebbe poter avere, una volta tanto,al Genoa.
Ritornando ai dettagli, ed ai due calciatori del Genoa che ho citato.
I casi sono due.
Sono talmente scarsi per cui il Gila non puó prendere neppure in considerazione di farli giocare.
Tra me e me, dico che mi pare poco probabile, ma,per carità,tutto è possibile.
In questo caso torneremmo alla Società, allo scuoting, ecc.
Ovvero, la domanda è:
devi fornirti di un paio di riserve, per cui costi bassi,ed in tutto il globo non riesci a trovare due giovanotti in grado di giocare una partita
( non quella della vita) in A?
Oppure, se i due giovanotti avessero qualche qualità, esiste qualcosa che non mi torna nella gestione, per come la intendevo sopra.
Detto questo, ripeto che sono solo esempi e dettagli, che il futuro sportivo e societario non passerà probabilmente per questi due nomi.
Aggiungo che, sempre prendendoli solo come piccolo spunto di riflessione,è anche possibile che ai due la panchina importi poco o nulla. Sono pagati e magari hanno giá altro in testa, nei loro progetti e nel loro futuro.
Ma come scriveva Paul Auster, la verità della storia è nei dettagli.
Naturalmente non solo per questi due casi in questione, ma per diversi altri casi e fatti che, pur nell’aver centrato gli obiettivi promozione e salvezza, sono emersi in questo e nel precedente campionato.
Blessing ha fatto lo stesso con Calafiori?
Vero ed ha commesso anche altri errori nella sua esperienza genovese.
Infatti la sua questione, sulla quale non torno di certo,riguarda non l’assenza di suoi errori ( comunque sempre con un’idea di gioco), ma la gestione della società nei suoi confronti, la campagna acquisti della B e soprattutto l’incidenza terrificante di antichi fattori ambientali, fortemente deleteri per il Genoa, che avrei sperato appartenessero ad un passato da dimenticare.
Ma non è stato così!
Anzi, sono di questi giorni altri striscioni, a tutti voi noti,la cui provenienza non si conosce, ma della stessa risma di quello famoso sul ponte monumentale, sempre nel silenzio assoluto della società ( altro dettaglio!)
Il tutto per dire,e concludo, che una lettura attenta di quanto avviene sul campo e nello spogliatoio, comprensiva di dettagli vari,considerando certo gli obiettivi raggiunti, ma anche il come sono stati raggiunti, dovrebbe e potrebbe essere utile per la società ( e dovrebbe essere normale pretenderla) al fine di fare le scelte sportive opportune del futuro prossimo.
E, come mi direbbe Massimo, puó anche essere che questa lettura ci sia, in effetti, chi la sta facendo, per quel che ne sappiamo.Speriamolo!
Ma è utile anche a noi una lettura,nel nostro piccolissimo di passionali e/o livorosi, onde evitare eventuali ulteriori prese per il culo, alle quali siamo di certo e storicamente abituati, ma, almeno da parte mia, non rassegnati!
Buon fine settimana,ovunque tu sia!