FerrettiLindo1893 Continuo a pensare che Gila veda l’uruguagio quasi esclusivamente come braccetto di sinistra della difesa a 3.
Ha una progressione micidiale, aggredisce la profondità, svaria dalla fascia verso l'interno e tira in porta dalla distanza.
Per questi motivi lo vedo come esterno alto o addirittura come mezzala. Allo stesso modo, Tardelli, terzino a tutta fascia nel Como, è stato trasformato mezzala nella Juve.
Sospetto che non sia Gilardino il problema, ma la tendenza del calcio italiano. Se arriva un sedicenne con grandi colpi e potenzialità, il primo impulso è disciplinarlo. Dopo un lungo periodo di disciplina in giro per la provincia finalmente si ritrovano un panchinaro 22enne "normale", da impiegare come subentrante negli ultimi 10 minuti senza licenza di inventare e alla fine del percorso lo cedono a qualche Empoli o in serie B.
Per un giovane promettente è una sfiga essere comprato da una squadra italiana. Se eccelle, lo normalizzano. Se è soltanto bravino ne fanno un giocatore utile, ma di media tacca. I due esterni nazionali di Spagna da noi non vedrebbero il campo. Messi in una squadra quadrata ed equilibrata, non sembrerebbero nemmeno dei fenomeni. Metti sulla fascia Valentin Carboni al posto di Yamal e va bene lo stesso. In quella squadra la differenza è minima. Ma se metti Yamal (o Carboni) esterno nell'Inter è un disastro. Gli stessi compagni di squadra insorgerebbero invocando Darmian che gli dà più sicurezza.
Ripeto, è il calcio italiano, non solo Gilardino. Penso che in Spagna Matturro giocherebbe a briglia sciolta e Frendrup non farebbe solo la sentinella. L'evoluzione da noi è molto lenta e questo andamento lento a volte non porta da nessuna parte. Temo che se Albert fosse arrivato in Italia diciottenne, sarebbe un giocatore diverso e molto più limitato. Per sua fortuna (e nostra) è arrivato troppo tardi per venire "disciplinato" dai nostri maghi.
I giovani di qualità non solo devono giocare, ma soprattutto vanno lasciati giocare. Non si vedono ragazzi con gli istinti liberi da anni. Prima devono imparare a sudare la maglia, come te e me nell'afa estiva.