Tra due giorni Genoa-Inter.
Oheeee! Qualcuno ci fa caso? Tra due giorni Genoa-Inter!
Mi schifa davvero che, grazie al mercato, l'interesse per il campionato scivoli verso zero.
Per carità, sabato il Tempio sarà gremito, ma lo sarà come negli anni 60 ogni domenica le chiese si riempivano di gente a messa, vestita della festa, per farsi l'occhiolino e sussurrarsi le ultime novità in attesa dell'aperitivo.
Chi va, chi viene, quale costo, quale ingaggio, prestito con diritto, prestito con rovescio, acquisto con la condizionale. Si parla solo di questo.
Poi arriverà Genoa-Inter, come arrivano i temporali estivi, senza preavviso e senza conseguenze, dato che poi non si parlerà del risultato, ma di chi va, di chi viene, quanto costa, quanto prende di ingaggio, prestito con obbligo, firma con la condizionale.
Per me è mortificante. E anche illogico.
Che senso ha fasciarsi la testa per chi va e chi viene se intanto si gioca in una sorta di limbo, con chi c'è ma non si sa fino a quando?
I più ingenui invocano l'accorciamento del mercato, per fare coincidere la sua fine con l'inizio del campionato.
Davvero ingenui.
Per i media, per gli affaristi del calcio, per i bilanci, per le migliaia di boccaloni in ginocchio davanti a Di Merzio & soci, manco fossero delle star, il mercato conta più del campionato. Il campionato è una variabile dipendente dal mercato e dalla divisione degli introiti televisivi. E il miracolo è che il sistema è riuscito ad affezionare i tifosi al mercato più che al campionato. Anche perché il mercato fa leva sui sogni e le illusioni, mentre il campionato è una maledetta realtà con risultati numerici esatti.
Altro che accorciare il mercato! Basta fare i conti con l'indotto che muove. E conta poco se l'epifania del mercato e degli affari collegati ha fatto esplodere i costi del calcio e il monte dei debiti.
Regolare le date del mercato è impossibile, perché occorrerebbe un accordo tra tutte le nazioni riconosciute dall'UEFA. Finché una sola chiuderà dopo le altre, col cavolo che potrà avere mano libera.
Ma le leghe non si pongono il problema?
Questo prologo di partite immerse nel fumo e nella nebbia del simil-vero non le scandalizza?
Cosa potrebbero fare?
Se le date del mercato sono intoccabili per i motivi suddetti, l'unica sarebbe concentrare in agosto, fino a fine mercato, il maggior numero possibile di partite di Coppa Italia, per esempio, che sarebbe un modo di rendere meno credibile la Coppa, ma almeno di non intaccare la regolarità del campionato.
Nel campionato deve valere il principio che tutti giochino nelle medesime condizioni. L'aleatorietà delle partite agostane di Coppa riguarda invece tutti allo stesso modo e magari si può anche inventare una formula nuova e più vivace.
Rimane il fatto che Genoa-Inter, fino alle 17:30 di sabato prossimo non la caga nessuno.
Poi si prendono armi e bagagli e si va al Ferraris, chiedendosi che partita sarebbe a metà ottobre o ai primi di dicembre, a squadre complete. Perché quella di sabato, a mercato aperto, in ogni caso non è partita vera.