" Ciappo el sie sbarrà o a pie fin dopo l'Arsenale?"
Con questo fisso pensiero che ha sempre accompagnato il mio viaggio a Sant'Elena, è iniziato l'inedito mai sperimentato prima tragitto, che ha segnato una profonda linea di demarcazione, somigliante ad un confine:
Attraversarlo come sempre o per una volta restare al di là del guado?
"Il due aste Mira Rossoblù dov'è?.
Eccolo bello stirato non troppo piccolo non troppo grande.
Da lontano si dovrebbe vedere.
Buon lavoro Segretaria, non ti facevo pure sarta.
Colazione a sacco o giro dei bacari ?
Ne ho scoperto uno che fa al caso mio:
Magna Bevi Tasi si chiama, appena dopo Santa Maria Formosa e appena prima del sottoportego verso San Zaccaria.
Un paio di ombre de vin , due cichetti, uno sprizzetto di quello bon all' Aperol e via.
Oggi arrivano i miei amici da Genova.
Hanno approfittato della partita al sabato e di tutta la domenica libera per unire l'utile al dilettevole.
Quale sia uno dei due e il meglio, lo lascio decidere a loro ovviamente.
Mi hanno scritto e telefonato in tanti in questa settimana, che a qualcuno ho dovuto dire di no,
Ad un amico per esempio ho detto che il mio nuovo capo, il sabato non me la ha potuto dare, malgrado gli abbia detto da un mese che questo giorno lo volevo libero.
Come facevo a perdermi la mia squadra del cuore nella città che mi ha adottato?
Talmente tante le richieste, che ho detto loro di non poterle esaudire, che non potevo essere disponibile per tutti.
Il mio telefono sembrava il call center del medico della mutua.
Alla fine ho detto loro che ci saremmo visti all'imbarcadero dei Giardini, e che la loro massiccia presenza e costanza la vorrei uguale a quando manderanno il telegramma di condoglianze, a quando sarà troppo irrimediabilmente tardi e io per fortuna o per sfortuna non potrò leggerli.
Il primo di loro che verrà a saperlo chiederà in giro, "conosci per caso l'indirizzo di casa sua?"
Il bus oggi è meno pieno del solito, splende il sole la giornata è bella e Venezia dal Ponte della Libertà ha sempre il suo fascino quando lo attraversi, come alla tua sinistra che per chi è venuto almeno un giorno, potrà riconoscere San Girolamo il posto più bello e sconosciuto della città lagunare ,che un paio di giorni fa ha riscoperto l'acqua alta:
"Ma cosa volete se vi hanno costruito sulle palafitte", mi ha scritto un amico pochi giorni fa.
Un occhiata al Secolo xix e vediamo se ci becca anche stavolta, pronta la Carta Venezia per il biglietto per residenti, ma si forse una bella passeggiata è meglio, partendo dai Tre Ponti, San Basilio, Calle del Vento, San Basilio, Zattere fino all'Accademia.
La sciarpa la tengo sotto il giubbotto, non si sa mai che incontro qualche facinoroso, anche se i venexiani stanno al calcio come la Schlein al Pd.
Gli amici mi comunicano che sono in ritardo e di certo passando per il Canale della Giudecca non sono sul vaporetto che li porta direttamente dietro la curva di Sant'Elena.
Chissà se c'è ancora quello che salì sul tetto del motoscafo con tanto di bandiera regalandosi una denuncia.
I miei amici viaggiano in prima classe se ci fosse, ma preferirebbero prendere il numero 1 che fa tutte le fermate fino al Lido.
Il Ponte dell'Accademia offre sempre un bello spettacolo:
La Punta della Salute, il Peggy a destra, e se hai una buona vista anche gli alberi dei Giardini si vedono.
Eh belin che bella Piazza San Marco, le Procuratie, il Museo Correr, l'Harrys Bar, il Florian.
Non lontano da qui su tre gradini di una calle in santa Maria Formosa, tanti anni fa decidemmo di sposare Venezia e tradire Praga.
Ne è valsa la pena?
Dei genoani appena li vicino ai piedi della Basilica che scartocciano un paninetto!.
E' ora, devo affrettarmi, un paio di risposte al volo su Telegram, sto arrivando tempo 10 minuti e arrivo, e mi incammino stavolta a passo spedito.
Riva degli Schiavoni, il Danieli, il Bucintoro e appena prima, l'isola di San Giorgio bella e maestosa.
Formazione confermata dalla vigilia dal Secolo, sono ai Giardini, mi incammino per dietro Sant'Elena dove le case popolari ti fanno fare un tuffo nel passato, sembra il mio vecchio Rione Mazzini con i vestiti stesi tra due edifici appesi a cavi ,
Chissà se usano da queste parti o'panariello che si calava dall'alto fino in basso.
Gioca Sabellao, che si voleva incantenare se lo trasferivano da queste parti.
Confermato il belga la prossima plusvalenza, arruolabile il danesino l'ultimo dei Mohicani rimasti.
Squadra che non perde non si cambia.
Il modulo pure se incontri l'ultima in classifica non deve mutare, cosi come il clichè sempre lo stesso, se giochi con il Venezia o con il City primo, se devi vendere un brocco o tenere un campione,
Importante come sempre è non perdere, e allora anche io mi infilo la giacca a vento, mi copro bene fin su il bavero, non sia mai che passa qualche colpo di aria come una sconosciuta ala veneziana .
Gli amici non ci sono non li vedo, ci siamo persi, o non ci siamo incontrati.
Strano mi avevano detto che venivano, peccato sarà per la prossima volta se il Venezia resta in A.
La partita ha inizio e quando i genoani intonano il coro "Veneziano pezzo di ....", io non li seguo, non mi associo non porgo ugola.
I mie figli sono Veneziani, Venezia mi ha dato quello che la mia città non mi avrebbe mai dato , lavoro a Venezia ,ho una casa mia, sono grato alla città e ai Veneziani.
Non fosse altro perchè non guido, non ho la patente e Venezia è eternamente bella malgrado tutto.
La partita va come doveva andare, unica cosa inusuale l'infortunio all'ucraino.
Nessun tiro in porta nessun sussulto, nessuna novità che già non si sapeva.
Tutto previsto tutto calcolato diceva Totò."
Driin suona la sveglia.
Il torpore del sonno non mi impedisce il primo pensiero:
E' sogno o realtà?
Dormo o son desto?
I pantaloni rossi e la maglietta blu valgono una maglietta con un simbolo?
Mi rigiro dall'altra parte.
Mi vesto di corsa e parto.
Attendere non è tradire.
"Com'è triste Venezia
Se non si ama più
Si cercano parole
Che nessuno dirà
E si vorrebbe piangere
Non si può più."
Come è bella Venezia, come è triste il Genoa.
ps :L'indirizzo è via Dei Ciclamini 33.
Ianna