La tradizione è stata rispettata, le stelle non cadono dal cielo, il sole continua a sorgere e il Genoa perde a Roma, quindi tutti felici e contenti. La novità clamorosa è che la Roma non rubato niente e la sconfitta è tutto merito nostro. D'altra parte, incontrando una squadra che aveva addirittura un punto più di noi, la sfida si annunciava impari.
Dopo appena mezzora Vieira aveva un problema. Sotto di un gol, con Bani infortunato e Vasquez ammonito. Ma il problema più grande era a centrocampo, perché Thorsby, partita dopo partita, sta perdendo i capelli. Lo Zio non si scomponeva più di tanto. È un duro. Uno che non ha l'ulcera nonostante Martin e Miretti sulla fascia sinistra, si fa un baffo anche del terremoto condito da tsunami. Giustamente non aveva modificato l'assetto della squadra, inserendo il solo Masini al posto di Badelj, sia pur con incarichi diversi. E Masini lo ha premiato con un gol di attenzione e furbizia, tirando nella porta avversaria invece di passarla indietro. Anche Sabelli, subentrato a Bani, dava il suo fattivo contributo azzoppando Pellegrini, che purtroppo si riprendeva. Responsabile del gol subìto, DeWinter veniva spostato al centro della difesa. Così si andava al riposo sull'1 a 1 anziché sullo 0-0.
Nel secondo tempo Vieira preparava una mossa a sorpresa: lancio lungo per la testa di Thorsby. Ma Ranieri, forte della sua esperienza, concepiva una contromossa clamorosa: faceva addirittura marcare il norvegese da un tipo grande e grosso e l'astuta mossa della nostra panchina veniva vanificata. Sia pur con la proibizione assoluta di provare a tirare in porta e anche di crossare, i Grifoni tenevano il pareggio senza grandi affanni, finché nelle file della Roma si materializzava un giocatore di calcio, uno di quelli veri, che per un paio di stagioni sembrava destinato a diventare un top player. Si chiama El Sharawi e da solo ha ribaltato la partita. Beh, forse non proprio da solo, visto che Dybala, Angelino, DeWinter e Sabelli gli davano una mano decisiva. Sempre da quella fascia nascevano altri due gol giallorossi e, sotto per 1-3, il Genoa difendeva mirabilmente lo svantaggio, tenendo spesso 9 uomini nella propria metà campo ed evitando accuratamente di alzare il ritmo e di puntare la porta avvesaria anche quando si aprivano spazi incoraggianti.
Purtroppo l'arbitro dava anche il recupero e Gollini doveva portare pazienza prima di trasferirsi sull'altra panchina. Quanto a Soulé, dopo aver visto all'opera DeWinter, l'ipotesi di una scambio poteva essere incoraggiata solo da operatori di mercato laziali.
Unica nota positiva, la prestazione monumentale di Masini, non solo per il gol, ma anche per l'autorità in marcatura, costruzione e corsa (primo in campo per chilometri percorsi). Senza Bani e con Sabelli in serata nera, la difesa genoana è crollata e qualche preoccupazione se la porterà dietro anche in vista della prossima. Dal mio punto di vista non salvo quasi nessuno, tranne i soliti Vasquez e Bani (finché ha giocato). Tutti gli altri sotto la sufficienza. Miretti deve imparare a evitare di toccare palla 10 volte prima di fare la scelta più banale, a tirare qualche volta qualche ciofeca in porta sperando in qualche deviazione, a non marcare l'avversario sempre da dietro con inevitabile fallo. Insomma, a svegliarsi. Giuro che io crosso meglio di Martin, il crossatore principe in rosa.
Ottimo l'arbitro Finferli o come cazzo si chiama. È il primo dai tempi del diluvio che ci favorisce contro la Roma all'Olimpico. Peccato che non sia servito.
Clamoroso: nell'intervista post partita a Vieira, nessuno gli ha chiesto di Balotelli.