Dicono che siano entrati tutti o quasi, vestiti di nero.
Sai che novità di questi tempi.
Si fosse giocata di giorno, forse sul treno delle 11.10 dalla Centrale sarebbe risalito pure l'assassino di Claudio, che dopo un paio di anni di carcere se ne va per discoteche senza più il loden.
E se non fosse in carcere, chissà forse, ci sarebbe stato anche l'ex leader non di un gruppo musicale milanese, ma colui che aveva arricchito il suo album di fotografie personali, prima con quella famosissima con il ministro da Papete, poi con selfies di una miriade di giocatori rossoneri fino addirittura a Silvio, tornato più vivo che mai in questi giorni:
"Io ho avuto rapporti con tutti i presidenti del Milan , andavo a casa sua, non so quante volte, ho parlato di calcio con lui, ho parlato di calcio mercato, ho avuto rapporti con tutti”.
Perso il Gps di Ibra, scomparso Furlani pare alla ricerca di un modello Juve come Paratici per ritornare finalmente ai fasti di una volta, non si sa come il Milan sia materialmente arrivato a Genova.
Un paio di anni fa per non incappare in due cantieri aperti, per non percorrere un'ora e mezza di autostrada nemmeno fosse una mulattiera della Sila, decisero di venire in aereo, per non essere tra le auto in coda , vedere ohibò gli operai sui bordi della carreggiata, ed essere infastiditi dall'aria condizionata del loro torpedone di ultima innovazione.
Insomma come scegliere di andare in auto al Supermercato distante 500 metri.
Il nuovo profeta sulla strada di Sacchi nel bel mezzo della partita, appena più di una amichevole del lunedì sera, per sentirsi come i giocatori, si toglie il giubbotto e decide di inzupparsi come loro.
La squadra dice, è dalla sua parte e cova la speranza di strappare un altro ingaggio prima del ritorno, chissà di Corto Muso.
Non sapendo cosa successe lo scorso anno, decide di togliere Pulisic il quale senza l'ascella non è il giocatore ammirato lo scorso anno dall'arbitro Piccinini.
Invisibile Theo Hernandez ad un passo dal Como durante una sessione estiva, in campo Leao seppur dalla panchina, il quale prima dell' autogol e della sgroppata decisiva, all'ennesimo tuffo con tanto di treccine new look, guarda nel vuoto come a dire "Ma non sapete chi sono io?", con quel sorriso ebete famoso in tutto il web.
La passerella sotto il settore ospite quest'anno non c'è.
Il Milan ha raggiunto tutti gli obiettivi e manca loro, solo la conquista della coppa Italia.
Giustamente attendono la partita per il trionfo finale e festeggiare il tutto.
Restano i traffici illeciti, la foto cult con il ministro e soprattutto le parole:
"Il Milan sa benissimo di anni di rapporti tra tutto il direttivo e me.
Era la curva a fare da security a Milanello.
Era la curva che riportava a Milanello i giocatori quando facevano tardi in discoteca.
Sono tanti i segreti che sa la curva sul Milan”.
Chissà, forse anche di come han vinto ieri sera, passando da Meani a Giusy Farina, da Silvio via Adriano, per arrivare fino a Gerry ma non Calà.
Il tutto ovviamente sotto le Lucci di San Siro.
Ianna