Caro ciclista ti scrivo...
Vedi caro ciclista, la mia vocazione ha avuto inizio nel lontano 1977, plasmata da subito dalla fusione di due sentimenti che mi contraddistinguono da te, passione e sofferenza.
Nemmeno il tempo di capire cosa fosse l'amore, che già provavo, a solo otto anni, la tristezza e delusione per una retrocessione in serie B.
Quel giorno scoprii di avere un dono, essere Genoano, un altro bambino avrebbe dirottato la propria fede calcistica su altri lidi, soprattutto considerando che io ero un foresto e all'epoca, vivevo in una città, Torino che in quel periodo era il vertice del calcio italiano.
Ma, la mia fede, si manifestava da subito più forte di ogni immediato sogno di gloria, era nata nella sofferenza e capii che non l'avrei Mai tradita.
Ti incontrai per la prima volta in serie B, dove tu mi stavi già aspettando da un paio di anni ed incominciai ad assaporare, oltre le delusioni, anche le gioie di una fede calcistica, se chiudo gli occhi, ho un ricordo nitido , del derby di Damiani, ricordi anche tu ?
Seguirono un paio di anni dove la mia passione incominciava a confrontarsi con realtà ben diverse, come quelle degli juventini, milanisti e interisti, ma la mia fede la portavo nel cuore e la difendevo con orgoglio, ricordando a loro, che senza di Noi, sarebbero ancora stati a fare le corse nei sacchi e scalare gli alberi della cuccagna nelle sagre paesane.
Poi, finalmente la promozione in serie A.
Il primo Genoa che ricordo a memoria, quello di Gigi Simoni, Martina, Nela, Gorin , Testoni, Onofri, Claudio Sala e dei bomber, Russo e Boito.
Noi in A, voi ancora in B.
Seppur bambino, non mi sembra di ricordare in quel periodo quelle, che poi negli anni, si sono manifestate come odiose caratteristiche che ti contraddistinguono come tifoso e che oggi mi fanno godere delle tue disgrazie.
Beh...forse ero troppo piccolo o forse troppo foresto per distinguerle all'epoca, ho incominciato a comprenderle e conoscerti per quello che sei, a metà degli anni 80, dove sotto la, per te fortunata, gestione Mantovani, hai iniziato a vincere qualcosa.
La tua spacchiosita', arroganza e presunzione, risultavano essere direttamente proporzionali ai risultati sul campo, mentre tu vincevi, Noi vivevamo campionati anonimi da media classifica in serie B, raggiungendo l'apice della mediocrità di quel periodo, nella partita spareggio di Modena, dove Noi, sempre Noi, riempimmo tre quarti dello stadio, ricordi anche tu ?
Normale e logico , che all'epoca, gioissimo di qualche tua sconfitta, era troppo marcato il divario che ci divideva, ma nonostante tutto, Noi c'eravamo sempre, anche quando comparse lo striscione Amaro Aberna, ricordi anche tu ?
Ci pensò il Professore a ristabilire le giuste distanze, con il miglior Genoa visto nel campionato cadetto, quello di Nappi, Nappi, Nappi e Fontolan...ma anche, dei Quaggiotto, Onorati, Ruotolo, Torrente, Signorini, insomma l'ossatura di quello che diventerà poi il miglior Genoa dell'era moderna.
Il professore vinse il campionato e ci riportò in serie A, che bello lo striscione, Grifoni Ovunque, calato sulla torre di Pisa all'ultima giornata, ricordi anche tu ?
Sicuramente ti ricorderai il tuo scudetto, si proprio quello...Meglio 9 scudetti dai nonni ereditati, che uno vinto da ciclisti ossigenati, ricordi anche tu ?
Eh si quello, dove in due derby, non sei riuscito a batterci, nonostante la tua presunzione, puntualmente sottolineata anche nel nostro coro...4 a zero 5 a zero scommettevano sui gol...quella banda di ciclisti che gridava Bobby gol, ricordi anche tu ?
In quel periodo eri inavvicinabile, al massimo della tua spocchiosita' e presunzione, però non te la sei goduta appieno, perché è stato anche il nostro momento migliore, culminato con la semifinale di Coppa Uefa.
Dallo spareggio di Firenze per Noi è stata una discesa all'inferno, un decennio di delusioni, nel periodo dei vari Mauro, Scerni, nube che corre, un periodo che avrebbe massacrato qualsiasi altra tifoseria, ma Noi siamo i Genoani, ci siamo sempre stati, ti potrei raccontare di trasferte chilometriche insignificanti per la classifica, fatte solo per la fede, ma non capiresti.
Qualche soddisfazione me l'hai data comunque, grazie a Trentalange, osannato da tutto lo stadio , l'anno successivo, quando diresse una partita del Genoa, ricordi anche tu ?
All'inferno Noi ci siamo tornati, ma siccome, ognuno di Noi ha un passato di passione e sofferenza che ci rende immortali, Ci ( abituati a questo suono) siamo sempre rialzati, PRIMI A NASCERE ULTIMI A MORIRE, anche in serie C, siamo riusciti a fare 14.000 abbonati ,con partite casalinghe che sfioravano i 30.000 spettatori, ricordi anche tu?
Vedi caro ciclista, voglio tralasciare Boselli, il periodo Gasperiniano, perché sarebbe come sparare sulla croce rossa, io non sono come te, la mia fede non cambia a seconda dei risultati sul campo e/o in base alle vicende societarie, quindi non voglio essere presuntuoso o arrogante nei tuoi confronti, però mi godo il momento, non so se riuscirai a superare questo periodo, sicuramente ti consiglio di affrontarlo con meno arroganza e presunzione di quella mostrata in passato e spero ti ritrovarti tra un decennio un po' più umile e consapevole del tuo ruolo di ospite in città.
D'altronde sei un ciclista, abituato ad affrontare le impervie salite, è giunta l'ora di dimostrarlo.
Un abbraccio.