COME FAR PUNTI CON IL NAPOLI
Gilardino e il suo staff hanno considerato le varie soluzioni, ma solo una aumenta vertiginosamente le probabilità di fare punti contro il Napoli. Sto parlando del mitico 4421, evocato da Soriano perché utilizzato dal mister Peregrino Fernandez in diverse occasioni.
Questo modulo consente raddoppi sulle fasce, densità a centrocampo e soprattutto una maggiore disposizione offensiva delle due mezze punte.
È tuttavia piuttosto complicato da mettere in campo e necessita una rigorosa preparazione.
C'è infatti bisogno dell'ingresso in campo non evidente di un dodicesimo giocatore, che si preparerà nei distinti, lato nord, dove gli inservienti avranno all'uopo preparato un varco nella recinzione. Il dodicesimo giocatore dovrà indossare la stessa maglia, con lo stesso numero e lo stesso nome, di un giocatore già in campo. Dopo due minuti dall'inizio ci sarà un nutrito lancio di fumogeni dalla sud sul terreno di gioco e quando tutte le attenzioni saranno rivolte a quel settore il dodicesimo entrerà in campo non visto.
Ma, come detto, ci sono da considerare numerosi problemi.
Il dodicesimo deve vagamente assomigliare al giocatore già in campo di cui porta il nome. Non puoi doppiare Ekuban con Frendrup, per evidenti motivi di scarsa somiglianza, né chiunque con Strootman o Badelj o Albert o Retegui, che sono abbastanza noti. Di molto somiglianti, in realtà, non ce ne sono. Si potrebbe tentare Vasquez-Galdames, ma Galdames non è in lista. La soluzione relativamente migliore sembra quella della coppia Sabelli-Kutku, entrambi, se non altro, abbastanza anonimi, oltre al fatto che Sabelli gravita già sulla fascia nella zona nord dei distinti rendendo più rapide le operazioni.
Bisogna che giochino non troppo vicini, per non dare nell'occhio, quindi i raddoppi su Kvara si dovrà fare Frendrup, mentre il KutluSabelli stazionerà lontano dalle fasce. Bisogna anche che evitino accuratamnete di essere ammoniti, dato che poi raddoppierebbero le probabilità di espulsione. Senza considerare che, se uno dei due venisse espulso, dovrebbe uscire di nascosto dal campo anche l'altro, perché se viene sgamato fanno ripetere la partita.
Ovviamente l'ingresso in campo dal varco nella recinzione si deve ripetere anche nel secondo tempo, perché spesso l'arbitro, alla ripresa del gioco, conta i giocatori in campo col dito, come le hostess di Ryanair. E ovviamente i due prescelti non possono essere sostituiti, salvo complicazioni.
Una somma di problemi piuttosto corposi, che tuttavia sono compensati dalle numerose varianti tattiche che Gilardino può perfezionare. Una volta in vantaggio, negli ultimi minuti si può anche rinunciare al dodicesimo, per non correre ulteriori rischi e magari mandare in campo Hefti, tanto Radonjic non c'è.
La cosa più importante è tuttavia marcare stretto Zangrillo. Sai mai che è così coglione da alzarsi in tribuna ed esclamare: "Ma non vi sembra che stiamo giocando in dodici?". Vagli a spiegare che si tratta di una tattica innovativa, che Gasperini ha codificato nella sua tesi a Coverciano.
Forza Gilardino. L'evoluzione del sistema, se funziona, sarà giocare contro la Juve in 13. Sai mai?...