Caro Massimo ( Quattromazzi),
scrivo quì ( mi pare l’argomento sia abbastanza inerente ai temi dibattuti)alcune note al tuo post ( in risposta ad uno mio precedente) nella discussione “Infodemia…”, chiusa da Mashiro.
“Francamente Alfredo mi sembra un processo alle intenzioni…”
No Massimo, non processo le intenzioni, perchè le intenzioni non le conosco.
Ed è proprio questo il problema.
Semplifichiamo.
Ho citato il Bologna.
Zirkzee è un’eccellenza del Bologna.
È richiesto da alcune big.
Il Bologna, rispetto al Genoa, finanziariamente puó scegliere fra i soldi o tenere il calciatore.
Inoltre dipenderà anche dall’offerta e dalla volontà di Zirkzee e procuratore.
Si vedrà.
Detto di quest’incognita, le altre eccellenze del Bologna, comunque sia, l’anno prossimo saranno ancora lì, perchè la squadra non verrà privata di certo dei migliori.
Cioè, anche con eventuale cessione di un’eccellenza, si privilegia la continuità riguardo una qualità raggiunta negli anni.
I dirigenti, se intervistati oggi, darebbero queste indicazioni/possibilità, perchè ne sono certi.
Hai ragione,nei nomi che ho fatto riguardo al Genoa ho colpevolmente scordato Vasquez,totalmente degno di essere considerato un’eccellenza di questo momento. Per cui lo aggiungo.
Uno-due partono per necessità di bilancio, o per offerte importanti o per riscatti troppo onerosi.
Ci sta ed è previsto.
Ma oggi dovremmo essere certi che 6-7 saranno nel Genoa l’anno prossimo.
Certi, non forse, se, in caso, vediamo.
Perchè questo significa continuità nella costruzione di un progetto, significa che qualsiasi tecnico sarà ad allenare, conosce oggi una base sicura di organico qualitativo, significa “autorevolezza” della proprietà e della società, per lo meno a livello di immagine all’esterno.
Cioè, banalizzando ancora di più, lo sapranno cosa possono permettersi o meno a livello sportivo?
In riferimento a quest’incertezza, un fatto mi pare la confermi.
Gilardino, di cui accenno dopo, nelle sue interviste sul “futuro”, continua a ripetere che dovrà capire chi della rosa resterà e chi andrà e chi partirà con chi verrà sostituito.
Diciamo che chiunque fosse al suo posto con qualche legittima ambizione, userebbe comprensibilmente le medesime parole, o, per lo meno, i medesimi pensieri.
Avessero certezze su 6-7 calciatori in rosa per il prossimo anno e pertanto fosse un suo “giochino”,per prendere tempo,in attesa di andare altrove,credo non dovrebbero permettergli di “usare” il Genoa.
Se, diversamente, stesse attendendo di sapere per prendere una decisione, sarebbe un fatto negativamente significativo, considerato che siamo ad aprile e da due mesi sostanzialmente salvi.
Altro fatto, del recente passato.
Trattativa Albert-Fiorentina.
Per carità ci sta tutto, anche l’eventuale imbecillità di calciatore e procuratore, che prendono in considerazione l’offerta di una società che, da non neo-promossa, ha la bellezza di ben 5 punti in più del Genoa, presumibilmente per un ingaggino un pó più alto, quando magari hai possibilità di andare in Premier e/o giocare in Champion.
Ma, in caso non sia esclusivamente l’imbecillità dello staff-Albert, sorge una domanda banale:
perchè la società Genoa, con le prospettive di crescita annunciate,è costretta a “resistere” alle richieste non del Tottenham o dell’Olympique, per fare due nomi di big con le quali esistono buoni rapporti,ma della Viola, con i suoi 5 punticini in più?
In pratica, all’esterno, non per i tifosi, ma per gli “addetti ai lavori,che autorevolezza ha il “progetto” Genoa?
Tornando ai giocatori di questa mia lista, Vasquez compreso, hanno ed avranno molte richieste e giungeranno ( o giungono già)offerte.
Saranno tutte più alettanti rispetto a quello che offre il Genoa ( termini economici e prospettive sportive)?
Perchè se è così, non c’è un nome di quella lista di cui possiamo essere certi della permanenza.
E non è appunto un “processo alle intenzioni”, anche perchè è probabile che, in qualche modo,qualcuno rimanga l’anno prossimo.
È una questione di dipendere o meno, come società,dalle decisioni altrui.
Sempre in concreto, se decidi che due debbono essere ceduti, allo stesso modo puoi decidere che gli altri 6 non sono sul mercato o verranno riscattati ( per i prestiti).
Ma per poter decidere, e non “farti decidere”, devi creare le condizioni giuste affinchè i singoli bravi ( procuratori compresi),siano contenti di restare.
Diversamente sei in balia degli eventi.
Magari risolvi, prendi altri calciatori, ti salvi o arrivi a centro classifica, ma non costruisci un gruppo.
Per cui, come scrive Edoardo, parlando della nefasta ipotesi gasperino, se non arriva lui ora, ci si affida ad un ( altro)“traghettatore”, in attesa di cominciare più avanti un eventuale progetto sportivo.
Pensaci bene, fosse così,non perderemmo degli anni?
A meno che la continuità e la programmazione non siano riferite solo a Bani, Sabelli, Badelj, Strotman, Messias, Malinoski!
Per carità, gente seria, che continuano a dare una grossa mano, affidabili.
Ma costituiscono il futuro?
Lasciando stare un attimo il tema bilancio, che negli anni si risolverà, ma sportivamente sei contento?
Ti basta che, in qualunque modo e con chiunque passi da Genova,ci salviamo tranquilli e poi si vedrà?
Questione Gila.
Tralasciamo le opinioni sul tecnico, che sono diverse.
Stiamo ai fatti.
Ha ottenuto due traguardi.
Vuole fare il “salto” e probabilmente andrà altrove.
Tutto normale.
Personalmente non piangeró, ma il punto fondamentale è un altro e prescinde dalle opinioni, dai “giochisti” o dagli “italianisti”.
Nell’organizzazione sportiva di cui scrivevo nel mio scritto( riferendomi ad un post di Mashiro) e che mi piacerebbe vedere al Genoa,naturalmente rapportata a tutte le fasi del risanamento finanziario, la società non dipende dalla volontà/ambizione di un tecnico, chiunque esso sia.
Il tecnico, lo ripeto, in un’organizzazione che funziona è un dirigente, specializzato, magari scelto su basi simili a quelle dei tecnici delle altre società del gruppo.
Se vuole andare via, lo si sostituisce con un altro professionista capace, ma il progetto sportivo non muta, sia che resti, sia che vada!
È qualcosa che sta sopra le decisioni di un singolo.
Cioè, sempre in concreto, il Genoa dovrebbe smettere di essere il “trampolino di lancio”, ma una società dove, almeno potenzialmente, si puó anche pensare di restare, cioè “competitiva”, almeno a certi livelli!
E dovrebbe essere anche la società a valutare se il singolo va bene, non solo il contrario.
Questa “autorevolezza”, riguardo ai fatti accaduti e che accadono, io non riesco ( ancora) a vederla!
Tu sei tranquillo su questo?
O, ponendo diversamente il quesito, pensi che Spors, di cui sei certo dell’importanza ancora presente al Genoa( e spero tu abbia ragione!),abbia agito con queste modalità organizzative al Vitesse, all’Amburgo o al Lipsia?
Pensi che, ammessa la sua incidenza, si sia messo pure lui in paziente attesa delle decisioni provenienti da Bergamo?
Spero di aver chiarito meglio il mio pensiero!
Sempre abbracci!