Ma poi il MIlan lo ha preso l'aereo da Genova per i 1400,pardon 140 km che li dividevano dalla capitale della Moda?
Poverini talmente stanchi da 5 trasferte e dall'ultima, appena 55 ore prima come ci ha ripetuto fino alla nausea il lacchè di Milanello Stefano detto il Peppo ,inadeguati a percorrere una autostrada, libera e sgombra da cantieri a mezzanotte.
Nemmeno il tempo di allacciarsi le cinture ed erano già arrivati.
Mi hanno ricordato i tempi del Magnate Silvio, che da Arcore a Milanello scendeva in elicottero a consegnare ai vari allenatori la formazione ai suoi mister, sotto forma di pizzini ad Adriano, non prima di avere escogitato tutti i metodi possibili e immaginabili per gonfiare il mercato offrendo il triplo e il quadruplo degli ingaggi, fino ad arrivare a Lentini di cui si sono perse le tracce sue e del primo fascicolo della storia aperto dalla Figc.
A parti invertite, questo sarebbe da ricordare ai Bilanisti dai tempi di Cesena e Faccenda, cosa avrebbero detto e fatto?
Morto Silvio, passato Adriano al Monza in cambio di una candidatura alla morente Forza Italia, chi resterebbe se quel tocco di braccio lo avesse fatto Gudmunsson a 3 minuti dalla fine?
Ditemi un pò cosa avreste fatto?
Avrebbero chiamato Marta Fascina epurata appena è morto il Re, avrebbero richiamato come un riservista Adriano per i suoi buoni uffici, oppure rimesso in mostra Mulè e la Ronzulli per "chiedere rispetto alla squadra più titolata al mondo", frutto di un passaggio di proprietà da due napoletani ad un fondo di scatole cinesi americano, fino a Gerry l'Italiano?
Non lo sapremo mai, perche il ladrocinio legalizzato che tante volte, loro, proprio hanno invocato ai tempi di Muntari, lo hanno perpetrato ai danni del Genoa e non della Juve e appena alla settima giornata di campionato, esultando come se avessero battuto Ducadam e protestato vedi Calabria come il peggior Mancini della Roma.
Quel gran ipocrita e moralista di Pioli,su cui ho preso una cantonata dopo averlo sentito ai tempi dell'esonero di Maldini (uno che ha fatto la storia del Milan per essere contestato il giorno del suo addio da calciatore e preso a calci in culo dalla nuova proprietà siculo americana), ci ha snobbato all'inizio e lo stava pagando per poi correre ai ripari appena vista la mala parata.
Schierare le riserve che forse non valgono le nostre ed è tutto dire, non era turn over o "scelta mentale", ma solo e semplice snobismo, a meno che non volesse preservare i suoi campioni segagrilli per le Nazionali.
Un Genoa ordinato, messo bene in campo, lucido nelle ripartenze minime che si poteva permettere, ha subito il primo tiro in porta al 65 dal Musetti Nero, uno che quando crossa ci fa gol e che ci stava purgando appena ci siamo sbilanciati per 20 metri.
Un tiro e un gol in 100 minuti, questo abbiamo subito.
Non abbiamo subito ne forcing, ne pressing, ne azioni pericolose e solo un evento fuori dagli schemi poteva penaliz.zarci.
Ed è puntualmente arrivato grazie ad un arbitro, Piccinini, di nome e di fatto.
Cross teso e forte non a spiovere e lento, e come avrebbe fatto l'americano a fermarlo e controllarlo senza l'ausilio del braccio :infatti lo frena, lo stoppa, se lo aggiusta e calcia in porta segnando.
L'arbitro lo ha di fronte non lo vede stranamente, non si pone il problema e convalida aspettando l'aiuto dal cielo chiamato Var.
I due collusi in sala Var cercano il fotogramma che c'è, non lo trovano, non lo chiamano per fargli prendere la sua inappellabile decisione e si lavano la mani .
Di Paolo Pilato.
Ci fosse stato il mitico Meani quello del"tieni la bandierina su quando c'è il dubbio del fuorigioco", avremmo pure capito il perchè.
Ce lo ha spiegato in tutte le salse un designatore arbitrale , Bergamo, di come riceveva "telefonate a tutte le ore".
Nel dubbio per gli arbitri, meglio far sfuriare i "pesciaioli che puzzano di mare", nel dubbio meglio penalizzare "i cadetti ", che la corazzata Potemkin di Pioli e di Cardinale che il Var, scritto oggi , ha "benedetto" il [EDIT]tocco.
In più ci si mette, come spesso accade la sfiga con la traversa, il folklore del francese ,le parole false del gobbo Pioli, la rabbia di Gila che fa bene a non presentarsi in sala stampa anche se fosse stato il Professor Scoglio.
Le parole di Zangrillo, ecco il ruolo esatto di un presidente seppur onorario, al cospetto del salotto buono di Sky in cui nessuno si è pronunciato sul tocco di braccio, sono una goccia nel deserto di merda che da sempre patiamo e subiamo anche per nostra passata responsabilità e convivenze Preziosiane modello Merkel ,Laxalt e plusvalenze ergastolane varie.
Il Primario finalmente scevro da quel ruolo alla Barnard dice tra le tante una cosa giusta:
"Rispetto per i tifosi del Genoa".
25 mila abbonati, quinta società italiana ad averne cosi tanti 35 mila presenze fisse allo stadio, meritano nel Circo Italia una considerazione superiore.
In panorami desolanti di stadi vuoti, vedi Juve , con prezzi aumentati un pò dovunque, l'isola strana e anomala del Genoa, se non è di di fastidio ,cosa dovrebbe temere, di cosa dovrebbe semmai vergognarsi?
Di aver riportato giovani e famiglia in uno stadio che non sia quello di Milano, Torino o Roma?
Di questo Genoa cosi affranto e sfortunato, con tutte le sue pecche e lacune, ieri sera sono stato orgoglioso.
Verranno tempi e giocatori migliori se anche la fortuna si ricorda di noi.
Mentre l'aereo del Milan percorre i 1400 , ops, 140 km di strada per riportare a casa gli eroi rossoneri compresi i titolari messi nel secondo tempo in quanto non riuscivano a battere una neopromossa, mi sono chiesto se il vice ministro degli interni, dopo aver twittato su tutto, sulla Esselunga, anche sulle batterie elettriche e del pullman precipitato a Mestre, avesse chissà osato "denunciare" alla sua maniera l'operato del Piccinini e del Var.
Niente. Nessuna diretta Facebook nessun video nemmeno su tiktok.
Sparito come la stretta di mano famosa al capo ultrà del Milan plurinquisito e galeotto della squadra più "titolata al mondo".
Chissà poi se i tifosi milanisti, tutti rigorosamente di nero, saranno stati sponsorizzati da Armani per la sua nuova collezione, sono tornati a Milano esultanti e gasati per aver battuto il Genoa all '86 con un fallo di mano di un americano come la loro nobilissima proprietà.
Infine per farmi ancora del male, mi sono chiesto durante le loro inquadrature, tra di loro, ben incappucciato, ben vestito come quel giorno, ci fosse pure Simone Barbaglia.
Sarebbe da chiederlo all'ex Ministro degli Interni tifoso del Bilan, pardon Milan la squadra più titolata del mondo" dai tempi di Lentini e che vince con un gol di mano Pilatato dal Var senza Meani e Silvio.
Ianna