Genoa che si presenta al Gewiss Stadium ancora in formazione rimaneggiata (senza Retegui, Messias, Badelj e Strootman oltre allo squalificato Martinez) e che si schiera con Leali a guardia di una difesa composta da Dragusin-Bani-Vasquez con ai lati Sabelli e Haps che fanno da pendolino per cambiare dal 5-3-2 difensivo ad un 3-5-2 in fase di possesso.
A centrocampo un ottimo Malinovski fa gioco mentre un insolitamente anonimo Frendrup e Thorsby fanno legna per coprire Albert (sempre francobollato da almeno due avversari) ed Ekuban riferimento offensivo
Fatte salve alcune azioni per alleggerire (da una delle quali arriva un ottimo mancino di Ekuban da fuori area che termina di poco alto sopra l’incrocio) per la prima mezz’ora c’è una netta supremazia atalantina con un paio di girate di Scamacca mirate dalla difesa, qualche bella trama nerazzurra sbrogliata dentro l’area dai nostri difensori e anche un paio di belle parate di Leali (una su Lookman e una su Scamacca).
Atalanta superiore, ma il Genoa lotta contro un avversario in palla e con molta più qualità e non disdegna qualche sortita in avanti appena si apre la possibilità (come per esempio l’ottimo break di Malinovski che si conclude al limite dell’area quando Thorsby viene murato dalla difesa nerazzurra).
Dopo una decina di minuti nei quali l’Atalanta rifiata e il Genoa riesce a controllare con più calma, arriva il primo giallo della partita a Lookman per brutta entrata su Bani.
Prima frazione che termina 0-0 con Genoa che appare gagliardo e con chiara identità come le partite contro Lazio, Napoli, Roma, Udinese e Milan hanno dimostrato.
Si riparte e dopo un minuto Malinovski calcia alto un calcio di punizione da 26/27 metri. Passa un minuto e Leali salva d’istinto su colpo di tacco di Scamacca. L’azione prosegue e Scalvini colpisce il palo con palla che danza sulla linea fino ad uscire dalla parte opposto. Iniziamo il secondo tempo in sofferenza.
Rompiamo il ritmo anche ad un buon Ekuban che lotta contro i centrali atalantini e dopo 9 minuti buon colpo di testa di Dragusin su punizione di Malinovski. Un minuto dopo, giallo ad Albert per intervento a gamba tesa.
Poi DAZN mi salta e quindi ho un buco di 10 minuti. Riparte il collegamento al 63mo, giusto per vedere una gran parata di Leali su Lookman. Ribaltamento di fronte e su calcio d’angolo Dragusin chiama all’intervento coi pugni Carnesecchi.
Al 68mo fallo netto su Haps in proiezione offensiva non segnalato. Contropiede e Lookman segna, ma Valeri annulla per tocco di mano. Richiamato al VAR convalida. Dalle immagini, il gol sembra corretto, ma è viziato da un fallo in attacco non fischiato al Genoa che è penalizzato per l’ennesima volta.
Al 77mo, bel tiro a giro di Albert che lambisce il palo. Genoa sfortunato.
Al 83mo entrano Puscas e Galdames per Malinovsky (molto positivo) e Thorsby.
Esordio anche per Fini al posto di Sabelli.
Genoa che chiude in avanti e cerca il pareggio nel recupero, ma nonostante un paio di mischie e calci d’angolo il Genoa non sfonda con Puscas che si mangia il facile pareggio solo davanti a Carnesecchi al 95mo.
Al 96mo Galdames dimostra perché non gioca e perde palla su Pasalic che serve Ederson che raddoppia.
Un plauso ai ragazzi e al mister che se la giocano contro ogni avversario e che anche oggi sono stati puniti da una disattenzione (forse l’unica) arbitrale. Per carità, l’Atalanta non ha rubato nulla, ma finora al Genoa mancano due punti contro il Napoli, uno a Lecce, due contro l’Udinese e uno col Milan. La classifica non ride, ma la squadra c’è e a me personalmente piace questa idea di gioco.
Con i 4 giocatori di movimento al momento assenti questa squadra può regalarci soddisfazioni e cominciare a far punti. Però ogni tanto la Dea Bendata potrebbe anche guardare in casa Genoa perché giochiamo bene, lottiamo, difendiamo con ordine, ci proponiamo anche bene in avanti, ma non abbiamo MAI un episodio a favore e paghiamo dazio oltre ogni modo.
Dobbiamo anche dire se se entrano Puscas e Galdames questi possono essere i risultati.