Per Nicolò Fagioli è in arrivo il rinnovo del contratto in scadenza nel 2026. Il centrocampista della Juventus prolungherà l'accordo per due stagioni, fino al 2028. Non solo, è previsto anche un aumento del suo ingaggio, che attualmente è di un milione di euro netti a stagione. L'intesa è stata raggiunta, mancano soltanto gli ultimi due atti formali: la firma e l'annuncio.
Il riconoscimento arriva in piena bufera. E fa inevitabilmente discutere. Fagioli due settimane fa è stato infatti squalificato per la violazione dell'articolo 24 del Codice di Giustizia Sportiva, che vieta ai calciatori di scommettere sulle partite di calcio. Allo juventino classe 2001 sono stati inflitti dodici mesi di squalifica, di cui sette da scontare sul campo, altri cinque mesi dii «prescrizioni alternative», ovvero un piano terapeutico e 10 incontri presso associazioni sportive e centri per il recupero dalla ludopatia, oltre a un'ammenda da 12.500 euro.
La Juventus si era subito schierata al fianco di Fagioli, con un comunicato ufficiale in cui esprimeva «pieno appoggio» al giocatore, ma anche «supporto nello svolgimento del piano terapeutico». Il club bianconero si è detto «fermamente convinto che Nicolò, con l’appoggio della società, dei compagni di squadra, dei familiari e dei professionisti che lo assistono, affronterà con grande senso di responsabilità il percorso terapeutico e formativo e, una volta scontata la squalifica, potrà tornare a competere con la dovuta serenità».
Dalla Continassa hanno così deciso di non sospendergli gli emolumenti durante il periodo della squalifica. A differenza di Pogba, sospeso dal Tribunale Antidoping per positività al testosterone e ai suoi metaboliti, il 22enne Fagioli continua inoltre regolarmente ad allenarsi con i compagni di squadra.
E' questo l'atteggiamento giusto?
Una becera prima idea potrebbe essere che l'ingaggio se lo gioca appena può,magari dopo la squalifica.
Una seconda saggia idea potrebbe essere che essendo in difficoltà il ragazzo,la Juve non lo lascia solo.
Invece io ribalto il ragionamento?
Si fosse trattato di un semplice lavoratore?
Si fosse trattato di un dipendente privato (agli statali l'escamotage i solerti sindacati lo troverebbero un modo per salvargli il posto), il trattamento sarebbe stato cosi compiacente?
I vecchi nobili tifosi di Madama saranno contenti.
I stronzi invece , privati e no, lo prenderebbero in quel posto due volte.
Ianna