Come posso mancare?
Un'occasione irripetibile, amici da rivedere e Gir storici a cui dare un volto.
In fin dei conti, sono in bolletta, in questo periodo ho più puffi di Gargamella, il mare è in burrasca, c'è l'allerta arancione, tendente al rosso, il camper ha più anni di Silvana Pampanini, direi che ci sono tutte le condizioni ideali per partire.
Io: Amore (tattico)...stasera non ci sono, vado a Genova.
Moglie (romana): n'avete giocato ieri ?
Io: non proprio a Genova, a Masone?
Moglie: Masone? N'do cazzo sta?
Io: vicino a Genova, diciamo nell'entroterra
Moglie: me stai a di'...che te de giovedì te fai cento chilometri panda' a Masone e Nun ce sta manco a partita...che c'è sta a Masone? Un naite ?
Io: ma quale night, un gruppo di amici ha organizzato una simpatica rimpatriata enogastronomica, finalizzata a condividere la passione che ci accomuna...
Moglie:...per le zoccole
Io: ma quali zoccole...per il Genoa, Amore(sempre più tattico)
Superato lo scoglio moglie, giunto sul Bracco , capivo il perché dell'allerta arancione, a farmelo capire non sono state tanto le raffiche di vento che mi spostavano letteralmente da una corsia all'altra, ma la guarnizione usurata sotto il mansardato del camper, che faceva entrare vento ed acqua gocciolante sulla mia testa.
Come è andato il viaggio? Domanda di rito di Antonio (Gruscenko)
Praticamente, in moto è stata la mia risposta.
Giunti all'uscita di Masone, la mia mente inconsciamente mi riportava al mio trascorso in Sardegna e giungeva ad una conclusione, nemmeno in Barbagia aveva visto un posto così sperduto. Ma dopo pochi chilometri ecco apparire un fantastico borgo, Campo Ligure, città della filigrana, anche perché in posti così, se non ci fosse stata la filigrana, la droga avrebbe avuto il dominio assoluto.
Eravamo giunti a destinazione.
Non è servita nemmeno una telefonata di annunciazione, è bastato entrare nel primo e forse unico bar del paese, per incontrare la simpatica combriccola dei girini.
Eccoli la seduti a bivaccare.
Dapprima abbracciavo i volti noti, gli amici Alfredo (Namaskar) e Massimo (4mazzi) e poi finalmente avevo modo di conoscere personalmente due veri e propri miti, Edoardo Maria Gonzales , duca delle Canarie e del granducato di Lugano, che mi appariva proprio come lo avevamo immaginato scherzosamente io e Antonio durante il viaggio, un" vecchio balordo" alla Gianni Brera , che emana perle di saggezza da tutti i pori e poi Lui...il Guru di Masone...quelli che in tanti pensano sia un ologramma ed invece, nel suo campo d'azione o meglio Campo Ligure, si materializza in figura umana, qui a dir la verità sono rimasto spiazzato a vedere una fisionomia lontana da quella immaginata, fisicamente, durante le apparizioni , si manifesta in forma umana che sembra essere l'incrocio tra un bibliotecario delle librerie Paoline e Nicki Vendola.
Nemmeno il tempo di superare l'emozione che ecco arrivare in leggero ritardo, Bruno (Bruce) , circola la voce che abbia percorso l'intero tratto autostradale a 90 km all'ora, per non farsi decurtare altri punti sulla patente, Raddrizzani ha presentato, una proposta nel piano di rientro, per indirizzare i punti persi da Bruno e utilizzarli per la classifica del Doria.
È stato uno degli aperitivi più belli degli ultimi 25 anni , Edoardo in un'ora, ci ha inchiodato alla sedia con i suoi racconti, da un imprevisto esordio con la prima squadra, nello stadio di Bergamo, nel inconsueto ruolo di assorbitore di insulti, all'amicizia con Gigi Meroni e Gianni Brera, il tutto condito da un pizzico di inventiva letteraria, come solo lui e pochi altri, sanno fare.
Da cornice a questa atmosfera romanzesca, c'era una intrigante figura femminile dai chiari lineamenti orientali, che solo l' alter ego, Acalo, poteva notare, indaffarata in una frenetica attività telefonica e salutata , a turno , da tutti gli avventori del bar.
Ma si era fatto tardi, la cena ci aspettava.
Il Guru, con una velocità vista solo in Yalcin quando doveva entrare in mensa, si apprestava ad andare alla cassa a pagare il conto, in quel preciso istante mi è apparso l'ologramma del vero Assente che mi sussurava: non è vero c'ho che vedi , non sta pagando con soldi veri , avrà promesso di sdebitarsi con un vassoio di ravioli fatti dalla mamma.
Troppo forte era la curiosità di sapere chi fosse quella donna orientale.
Io: Flavio...dimmi, ma quella cinesina è la bagascia del paese?
Flavio: risata seguita da ...ma nooo, che dici è la moglie di uno del paese è qui da tanti anni.
Cinesina: Signol Flavio, pel domani sela, allola è tutto confelmato?
Quest'ultima domanda mi ha fatto propendere per la mia ipotesi.
La cena, in ambiente famigliare tipico ligure egiziano, è stata da stella Michelin(per la cronaca, ravioli al ragù e coniglio alla ligure), dove i clienti della trattoria hanno potuto godere di un vero e proprio monologo finanziario tributario del commercialista triestino, con sporadici interventi del broker genovese e di uno sbalordito Alfredo, è stato uno svisceramento di bilanci, conti , operazioni finanziarie di marketing , passate e future che hanno creato il silenzio nel locale, tant'è che a fine serata, un pensionato del laboratorio di filigrana e un operaio di Ovada, volevano affidare i risparmi di una vita a Massimo che però declinava la proposta.
Il Guru che non avendo, in questo momento, stimoli per scrivere sul nuovo spazio, esprimeva però con minuziosa precisione, il suo credo, concetti talebani, irremovibili conseguenza della rottura con l'iniziale progetto teutonico, è comunque sempre coinvolgente sentirlo esprimere le sue opinioni, anzi dal vivo è ancora più affascinante.
Quando la serata stava volgendo al termine, ecco arrivare Paolo (PaoloRoma) che invece è di Marassi, che dopo avere fatto il giro di tutte le trattorie di Novi Ligure, ha capito che l'appuntamento era invece a Campo Ligure, per restare in tema ordinava un coniglio alla Ligure e partecipava attivamente alle discussioni ingurgitando il cibo con la stessa velocità con cui il termovalorizzatore di Accerra ingurgita rifiuti.
Eravamo, purtroppo giunti alla foto di rito, che metterò nell'album dei ricordi, mi sarebbe piaciuto vedere immortalata più gente, altri compagni di merende, mi dispiace non aver rivisto l'amico Pasquale che sicuramente avrebbe trovato il modo per animare ancor più le discussioni, ma ci sarà sicuramente occasione di replicare.
Nonostante l'età dei partecipanti e la conseguente poco dimestichezza con la tecnologia, siamo riusciti, grazie all'intervento del Guru, in versione informatica, a memorizzare anche il numero estero di Edoardo, che con questa mossa si è fottuto da solo.
Ringrazio tutti i partecipanti per la gran bella serata trascorsa insieme e soprattutto Antonio che mi ha permesso di partecipare, senza il suo aiuto non sarebbe stato possibile. E come ci siamo detti in macchina, mentre affrontavamo le intemperie meteorologiche: manco per una figa... questo per far capire la voglia di essere presenti a questo evento.
Un abbraccio Corrado (Acalo)
A Campo Ligule ci allivi in macchina, ma non con il gommone
Licoldati, giunto in loco devi dil...mi manda Masone