Ianna "Nomi e letteralmente questue, altro non sono, che nemmeno il peggior valletto di Preziosi avrebbe mai avuto il coraggio di propagandare, vergognandosi come un ladro, oggi sono commentati come tecnicamente credibili e soluzioni praticabili con successo. Proprio vero che i fatti non contano, solo la lettura che se ne dà, e c'è sempre meno gente capace di elaborare un concetto, una valutazione, col solo ausilio delle proprie cellule cerebrali, ormai ridotte come la particella di sodio nell'acqua Lete"
Questa volta seriamente:
condivido al limone l’impostazione di molti, ovvero ritenere i nomi usciti negli ultimi giorni (ore) come sintomo molto preoccupante di mancata progettualità.
Il risanamento societario oggettivamente in atto non può prescindere dalla ricostruzione di valori prospettici in rosa, pena trovarsi appesantiti dalla somma di ingaggi pesanti per tesserati che, alla meglio, potrai rifilare ad una pericolante per sei mesi.
Attenzione però ai giudizi sui singoli ed alle operazioni di segno diverso: gli stessi che utilizzano la cessione di Dragusin per dimostrare la pochezza della società consideravano lo stesso come dimostrazione che il comando era in mano a Ottolini e si tornava alle marchette con la Juve. Io stesso temevo per De Winter in ottica Retegui, come scambio anticipato (marchetta).
Spence con riscatto si discute di soppiatto mentre ci stracciamo le vesti per Niang e Djuric… e se venissero al posto di Puscas ed Ekuban? Salvaguardando Retegui non mi sembra ci si debba stracciare le vesti o sbellicare dal ridere… vedremo.
Di certo il mercato andrà valutato per quanto lascerà in eredità alla squadra nei prossimi anni e, non lo vorrei scrivere più, Blasquez si è ampiamente meritato il soprannome.
Però, io per primo, dovremmo evitare di farci influenzare da suggestioni per quanto affascinanti e riportarci alla realtà.
Numero di giocatori in rosa, copertura dei ruoli con giocatori credibili (giudicando ma anche confrontando chi vanno a sostituire), valore complessivo della rosa (anche e soprattutto in prospettiva).
Su quest’ultimo punto la struttura societaria deve battere un colpo, oppure qualcuno deve chiarire: mi posso fare anche andare bene (a fatica) gli scambi come quello sopra descritto a patto siano accompagnati da giocatori da inserire progressivamente con progettualità. I famosi centrocampisti e difensore ad esempio, oppure una punta di movimento invece di uno tra Niang e Djuric.
Se in questo senso non arriverà niente dovranno chiarire, non tanto perché non si capisca il tema della salvezza e degli anni necessari a pulire la merda ereditata, ma in ragione del fatto si intraprenderebbe una strada simile, senza uscita, dove basta un amen a trovarti di nuovo con una rosa di soli cespiti, molto costosi e senza valore alcuno.
CEO GUEVARA