mashiro
Mi piace l’idea di italianizzare la rosa.
Solo che solitamente in Italia appena un giovane gioca 3/4 partite, la valutazione tende a schizzare a livelli di rischio.
Prendo ad esempio Lipani che non penso abbia manco esordito in campionato nel Sassuolo, che abbiamo venduto a 8 milioni di Euro e che sembrava avessimo ‘regalato’ visto che doveva diventare Capitan Futuro a detta di molti. Ad oggi, grandissima cessione.
Oppure -siccome qui sopra quasi tutti tifano per l’Union SG per via di Blessin- prendiamo Amoura che ho visto giocare per due anni qui nel Lugano (dove non era neanche titolare fisso, per dire).
Arrivato per due spicci dall’Algeria, Blessin se l’è preso per 4 milioni la scorsa estate e oggi probabilmente per portarlo via dai belgi devi spenderne 4 volte tanto visto che è l’elemento di punta della squadra.
Questo per dire che se programmi bene (e la società l’ha fatto finora in modo eccellente con Frendrup, Albert, Dragusin, ma anche con il rientro di Vasquez e gli acquisti di Martinez, Retegui, Matturro, De Winter e tutto sommato Martin a parametro zero) puoi ancora pescare bene in campionati competitivi e poi valorizzare i giocatori rivendendoli a 2/3/4 volte per garantire continuità tecnica grazie ad investimenti mirati e tempestivi.
Viaggiando spesso, mi capita di seguire campionati considerati ‘minori’, ma che di fatto offrono buone occasioni (a saperle pescare).
Ma anche qui in Svizzera ci sono ottimi giovani (penso a Ndoye, Amdouni o Okafor) che presi per tempo ti possono garantire qualità e potenziale plusvalenza.
Oggi ad esempio il mio franco lo giocherei su Amenda che ha le stigmate per diventare il degno erede di Akanji.
Se lo prendi oggi, lo porti a casa a cifre ragionevoli. Se lasci che vada a Mönchengladbach piuttosto che al Lipsia o al Salisburgo o a Francoforte o al Newcastle, allora poi diventa tardi.