De sorte Albert(i).
Vi ho letto e digerito tutti, e ora partorisco il mio topolino.
Penso che cambiare allenatore adesso sia semplicemente folle, sbagliato sia oggettivamente, sia per tempistica, sia per politica societaria e latu sensu comunicativa.
Il discrimine vero sarà a giugno, quando si dovrà programmare il futuro.
Al riguardo, l'unico neo che trovo, e qui concordo parzialmente con Edenilson, è nella povertà della costruzione offensiva (che mi sembra addirittura un retaggio della precedente gestione tecnica, che pur non disprezzavo); ripeto, è una considerazione che prescinde dai risultati (secondo me tutto sommato buoni) e anche dai debiti con la sorte che indubbiamente abbiamo (pali, errori arbitrali, V.A.R.i ed eventuali) e dalle note mancanze del mercato estivo .
Mi sembra un dato di fatto che, quando siamo noi a dover costruire, diventiamo di una sterilità e prevedibilità imbarazzanti: se Albert non inventa, se Mali non scocca una saetta o Dragu non scombina le carte, siamo del gatto (qualunque cosa significhi, ma per il mio topolino significa male).
Spero che ciò dipenda dalla forzata assenza dei titolari, ma è tesi che non mi convince fino in fondo. Oltretutto, in questa situazione, rischiamo di disperdere proprio il nostro unico capitale offensivo
(Retegui), e non per le sirene del mercato, ma per quelle della sua depressione.
Detto questo, fosse anche un limite effettivo di Gilardino, solo il tempo di qui a giugno ce lo dirà (tantopiù che questo tempo lui se lo è guadagnato alla grande, e che i risultati non sono allarmanti, e la squadra è con lui).
Poi, appunto, a giugno metteremo (metteranno) tutto sulla bilancia, riflettendo anche sul peso (relativo ed assoluto) di Alberto, e di Albert.
PS : se ci sentite (leggete), spiriti evanesciuti (spiritus ianni, et flavii, ed spiritus edoardi), tornate all'ovino e battete un colpo ! La discussione ha bisogno di voi, non sterilizziamo anche questa fino a giugno !