LA GUERRA DEL MURO
Tra scritti salaci e sport da divano
chissà a chi resta il cerino in mano,
che dal Grifone son gli animi scossi
ma son pensieri profondi blu e rossi.
Lungo le righe del nostro muretto
non vorrei leggere dispute atroci,
ma il controcanto di mille e più voci
senza barriere che scrivon di getto.
Così scrivevi lo scorso inverno
mentre la squadra saliva l’inferno
scontando i peccati malavitosi
di un delinquente chiamato Preziosi!
Mentre scrivevi di gol e di palle,
leggesti parole come farfalle
di chi aveva il tuo stesso identico amore
ma la pensava con vecchio livore.
Sparagli Ianna, penna sonora,
irriverente già di buon ora:
non hanno un euro i magnifici sette.
Per scendere in campo vediamo chi mette!
Le tue parole colpiscono al cuore
chi spera ancora con grande ardore
che sia finita la perdizione
di quell’antica maledizione.
Qualcuno usa grande premura,
ma cade come una pera matura,
nella tua rete di frizzi e lazzi
Così leggiamo cose da pazzi
Caddero in tanti con gran sgomento
per poi accorgersi in un momento
che il tempo non gli sarebbe bastato
a fare i conti col banco saltato!
Caddero in tanti con gran sgomento
per poi decidere in un momento
che dal muretto partivan quel giorno
e non ci sarebbe stato ritorno!
Genoani cari, vedremo a Maggio
se di quel sole ci rimane un raggio,
a rallegrare le nostre giornate,
con una birra e quattro risate!
Dormiamo ancora nel sogno fatato
di quello scudetto al cuore appuntato.
Ci sveglieremo ai bordi dei fossi
con quei papaveri belli... blu e rossi