GrifonRoma intanto fare l'allenatore è una cosa un pelo più ampia di disegnare degli schemi alla lavagna.
Quindi comincio da cose fuori campo che per me sono importanti: non è un gran comunicatore ma dice quel che deve dire senza mai sbracare ed è una cosa che apprezzo, tra l'altro raramente parla di arbitri, sa per altro essere opportunamente paraculo nel gestire una piazza come la nostra che comunque non è facilissima; la sua gestione del gruppo mi sembra più che positiva, il gruppo è unito, se ti alleni bene e forte hai le tue possibilità a prescindere da tutto: forse manca un pelo con i nostri giovani ma non vorrei nemmeno fare quello che i nostri primavera sono fortissimi quando magari sono delle pippe.
Per quanto riguarda il campo a me non piace per niente la difesa a 3, non mi piace per niente il 3-5-2 ma ritengo che tatticamente sin qui abbia fatto molto bene il suo percorso: cercando di ottenere prima di tutto i risultati, che sono una cosa non secondaria nel calcio, nella sua avventura e nella gestione della piazza.
Ritengo, parere personale, che in questo momento della storia di 777 i risultati siano un fattore determinante per il bene del Genoa: i conti, la "luna di miele" con la proprietà, la possibilità di creare un gap importante con la Sampdoria a favore nostro(che sarebbe la prima volta in vita mia che c'è.
Mi sembra un allenatore che insieme a questa pratica unisce un certo aspetto di "grammatica": sperimenta nuove soluzioni tattiche, si adegua, migliora e impara(ha cambiato spartito per salire, ha rammendato diverse volte le posizioni in campo per ottenere la salvezza, ha apparentemente curato la malattia dei punti persi nel finale..).
E' un allenatore giovane che non pensa di essere arrivato ma anzi ha l'ambizione di migliorarsi e mi fa ben sperare per il proseguo della sua avventura questo aspetto per il futuro.
Ultima nota per me molto positiva sin qui il Genoa sotto la sua gestione ha preso 2 imbarcate ed è stato in partita con tutti gli avversari, facendo punti importanti e sbagliando raramente(forse giusto a Parma) partite decisive.
Nota di merito, non so se sua o di Caridi: siamo andati in A battendo l'Ascoli, non ci avrei scommesso un centesimo.
Venendo squisitamente al campo: a me non piacciono gli allenatori che fanno del ritmo indiavolato la loro cifra e non mi piacciono gli allenatori eccessivamente dogmatici.
Mi piacciono allenatori che sanno gestire i vari spartiti della partita, per altro è un modo di interpretare il calcio che sta tornando: ci sono troppe partite e amministrare il ritmo è il nuovo dogma.
Il Genoa è una squadra che sa far girare il pallone con calma: i 22 passaggi del goal di Salerno non sono un caso, è una squadra che se ha l'opportunità va veloce in porta, ieri Gudmunsson poteva sbloccarla su un lancio lungo con l'islandese a rimorchio delle punte.
Mi piace che il Genoa sia una squadra difficile da affrontare, a cui è difficile far goal e trovo molto nello spirito genoano, cosa non secondaria, il fatto che sia una squadra che sa soffrire e dà tutto per la maglia.
Tra gli aspetti positivi e sempre nello spirito genoano ci metto che Gila dà grande attenzione ai punti in casa e al rendimento casalingo in genere: che il Ferraris sia un fortino è molto in linea con la nostra storia e secondo me pur essendo una paraculata è un modo per tenere la squadra e l'allenatore lontani dalle critiche.
Ci sono degli aspetti negativi: nei 18 mesi di avventura rossoblù ha sfruttato pochissimo gli esterni, concentrando il grosso del gioco sulla corsia centrale e sulle serpentine di Gudmunsson.
Nel complesso, mi aspetto che lui abbia nelle corde, i 2 passaggi che mi aspetto dal Genoa: diventare meno dipendenti dalle giocate dell'islandese e affrancarsi da alcuni senatori(Sabelli, Badelji e Strootman su tutti).
La perplessità ulteriore che mi resta è che ci sia linea comune col Genoa: nel mercato invernale mi sembra siano arrivati i calciatori di struttura che piacciono al mister, ma non sono arrivati tantissimi giocatori di categoria(ad esempio non è arrivato Djuric).
Quel che penso sia il percorso di naturale evoluzione di questa squadra è difendere a 4: abbassando Sabelli, avere una mediana a 3 in modo da non perdere Malinovsky e poi 2 sotto-punte e una punta.
Considerando Spence come alternativa iper offensiva a Sabelli o alternativa difensiva a uno dei 2 giocatori dietro la punta o in alcuni casi al posto di Malinovsky: 4-3-2-1/4-3-3/4-2-3-1/4-3-1-2 come tipo di schieramento.
Mi convince meno la via del 3-4-2-1 perché penso che Malinovsky-Frendrup sia un centrocampo molto difficile da sostenere a lungo periodo.
Direi che più o meno il quadro è completo.