Una partita persa che ha fatto contenta molta gente dell'ambiente genoano. A cominciare dal presidente Zangrillo che ha un'erezione ogni volta che incrocia Gasperini, per continuare con i molti "giochisti" che popolano stadi e web. Osservo che il Genoa prudente ed equilibrato (consapevole dei valori della sua rosa) perdeva 0-1. Poi è subentrato il Genoa giochista, che ha perso 1-3. Se pretendi di giocartela alla pari con certe squadre che non aspettano altro (ci metto anche la Fiorentina), vengono fuori quei risultati che fino a mezzora prima dell'inizio davano modo a molti di perculare Lecce e Frosinone. Imbottire di attaccanti una squadra che già fa fatica a reggere il ritmo degli avversari con coperture più logiche è un suicidio. Soprattutto se gli attaccanti sono Ekuban e il giocatore propositivo è il Martin visto stasera, cioè una chiavica inguardabile. Si stava tenendo il campo, nonostante un Martinez disastroso coi piedi e ottimo con le mani, poi è arrivato il secondo gol dei bergamaschi e da qui, oltre agli equilibri a puttane, è cominciato il festival dei lanci lunghi, da parte del portiere e di tutti. Sul primo gol Vogliacco si fa attrarre per un momento dal pallone e si perde De Kaetelare, un errore già visto. Albert ormi lo conoscono e lo normalizzano. Apparentemente lui non fa niente per rieccezionalizzarsi. A volte sembra svagato. E questo incide sulla classifica della squadra e sul bilancio, visto che si vocifera di cessione, perché il valore scende così vertiginosamente che alla fine potrebbe anche rimanere. Migliore in campo Spence. In queste partite gli assenti hanno sempre ragione. Per onestà devo ammettere che Colombo ha arbitrato bene e che Carnesecchi è un ottimo portiere, molto maturato. Sul paio di servizi improvvidi Martinez agli avversari ho temuto per la salute di Piero. Ditemi che sta bene.