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Come il grande film di Lindsay Anderson del 1968, perché in un universo parallelo e maligno le cose potrebbero davvero essere andate così:
MAGGIO 2023
Il Genoa batte l'Ascoli e conquista la promozione diretta in serie A: durante i festeggiamenti in piazza De Ferrari il presidente Preziosi, paonazzo in volto, dopo aver fatto notare come l'obiettivo sia stato raggiunto malgrado lo scetticismo e le contestazioni della tifoseria, giura che Martinez, Dragusin, Vogliacco, Frendrup e Gudmundsson resteranno e saranno la spina dorsale della squadra che affronterà la serie A.
Dopo pochi giorni, però, arriva la prima doccia fredda: Martinez non viene riscattato.
“Vogliamo un portiere di eshberienza in serie A” dichiara il legale rappresentante.
Il Lipsia si riprende il giocatore ma intende far valere la clausola di obbligo di riscatto in caso di promozione inserita nell'accordo originario e si appella a UEFA e FIFA: ne seguirà un arbitrato internazionale che, dopo un'istruttoria di un anno, darà ovviamente torto al Grifone che sarà condannato a versare una penale al club tedesco.
Accornero viene invece ceduto per 3 milioni di euro alla Juventus che lo gira in prestito all'Empoli mentre Lipani va, sempre per 3 milioni pagabili in 5 comode rate, all'Atalanta: “due sacrifici necessari per trattenere i titolari” sono le parole del patron.
GIUGNO 2023
Malgrado le promesse di poche settimane prima, dopo una struggente cena a Forte dei Marmi con l'amico Adriano trascorsa ricordando l'amico Silvio appena scomparso, Preziosi annuncia la cessione di Gudmundsson al Monza per 8 milioni di euro più il cartellino di Armando Izzo (“erano anni che mi telefonava perché voleva tornare al Cenova” gongola il patron) e due sconosciuti primavera brianzoli.
“I tifosi possono stare tranquilli” conclude il presidente in diretta con radio Kiss Kiss Napoli dai tavolini di un lounge bar del Forte “shdiamo trattando due eshderni d'attacco fortissimi”.
Stranamente, però, di queste due trattative la stampa sportiva non fa cenno, in compenso arrivano, tutti a parametro zero: un terzino destro sloveno, due difensori centrali svedesi, due mediani afro-francesi e Adolfo Keitel, un centravanti paraguayano tesserabile come comunitario perché con passaporto tedesco grazie al nonno emigrato ad Asuncion in circostanze ambigue nel 1945.
L'unico minimamente noto è quest'ultimo, che con 26 gol ha appena vinto il titolo di capocannoniere della Ligue 2 francese, però ha già 32 anni e in tutta la sua carriera non era mai andato in doppia cifra.
LUGLIO 2023
Dopo una trattativa-lampo, questa sì puntualmente riportata dalla stampa anche se il patron l'ha spudoratamente smentita fino all'ultimo, Dragusin passa al Milan in cambio di 5 milioni di euro più i cartellini di Caldara e Mirante (ecco il portiere con esperienza in A....) e un'opzione sulla comproprietà di Camarda da esercitare quando sarà maggiorenne.
Gilardino si ritrova in ritiro a Neustift con 43 giocatori tra i nuovi arrivati a parametro zero e i rientri dai prestiti sparsi in giro per l'Italia e non solo: si rivedono anche Merkel e Strasser che tutti pensavano avessero iniziato una nuova carriera come autisti per Amazon ed invece erano ancora sotto contratto con il Grifone.
Il mister, ogni giorno più nervoso, chiede chiarezza e i sostituti di Martinez, Dragusin e Gudmundsson: il d.s Capozucca, appena tornato al Genoa dopo le brillanti retrocessioni a Frosinone e Cagliari, garantisce che c'è parecchia carne al fuoco e che ci si inventerà qualcosa.
AGOSTO 2023
A sorpresa arriva a Pegli Samu Castillejo in prestito dal Valencia (ecco il primo esterno d'attacco...), “su di lui garantisce Galliani, non scherziamo” sono le parole del presidente.
Il giorno dopo compaiono invece Radovanovic e Perotti: Gilardino pensa siano passati a salutare lo staff di Villa Rostan ma Capozucca gli spiega che sono invece i rinforzi che tanto invocava.
“Non giocano da un po' ma sono tirati a lucido e non vedevano l'ora di tornare al Cenova” garantisce il patron, “avete visto che i due eshderni d'attacco sono arrivati?”
Nel frattempo la Lazio prende Martinez dal Lipsia (fast forward: lo spagnolo diventerà indispensabile nella costruzione dal basso di Sarri e farà sedere in panca Provedel) e opziona Vogliacco, con l'opportunità di prelevarlo già a gennaio se il ragazzo dovesse mostrarsi all'altezza della A, dandoci in cambio in prestito con obbligo di riscatto alla prima convocazione in prima squadra l'esterno sinistro Riza Durmisi e la mezzala Valon Berisha: i due erano stati appena sorpresi dagli addetti alle pulizie dell'Olimpico a bivaccare nell'angolo di tribuna in cui avevano trascorso l'intera stagione: “due shdelle della nazionale del Kosovo, rinforzi imbordandi, ragazzi vogliosi di rishgaddo” tuona il presidente.
Arriva anche uno sconosciuto attaccante georgiano ventitreenne in fuga dal campionato russo e segnalato da Kaka Kaladze: si chiama Shota Belinadze e mostra fin dai primi allenamenti movenze da bomber e fondamentali di tutto rispetto tanto che al debutto in Coppa Italia al Ferraris segna una tripletta che purtroppo non basta a piegare un combattivo Modena che, dopo il 3-3 maturato ai supplementari, si impone ai rigori.
A due giorni dalla chiusura del mercato Frendrup passa al Napoli in prestito oneroso a 2 milioni più diritto di riscatto dopo un anno a 4 milioni con la formula “soddisfatti o rimborsati”.
Poche ore dopo, per placare i tifosi sull'orlo della contestazione, Preziosi, con uno dei colpi da “Joker” che tanto mandano in visibilio i suoi fan, annuncia l'ingaggio del trentacinquenne Dušan Tadic svincolato dall'Ajax.
Il serbo, ex compagno di Schöne nei lancieri, ascolta solo dopo la firma un messaggio audio del danese che gli raccomandava di andare in qualunque altra società ma non in quella gabbia di matti: questo probabilmente spiega perché all'uscita dal Baluardo dopo le visite mediche Tadic abbia l'espressione di chi stia partendo per la Svizzera in compagnia di Marco Cappato.
AUTUNNO 2023
Comincia il campionato e si prendono pattoni sul muso un po' ovunque: particolarmente doloroso il 4-1 subito a Frosinone alla settima giornata che costa la panchina a Gilardino, già traballante dopo l'1-1 in casa con l'Empoli nella giornata precedente con il gol del pareggio toscano siglato da Accornero sotto la Nord al 93'.
Al suo posto, con un altro dei colpi da “Joker” che tanto mandano in visibilio i suoi fan, il presidente promuove sulla panchina della prima squadra Criscito, che fino a quel momento aveva guidato gli Allievi nazionali.
Il buon Mimmo promette un 3-4-3 gasperiniano e un gioco spettacolare e all'inizio le cose sembrano anche girare per il verso giusto: battiamo a sorpresa (?) la Lazio e la Juve al Ferraris e recuperiamo qualche posizione di classifica, Belinadze è un'iradiddio e segna 13 gol nelle prime 18 partite ma poi...cominciano a girare voci sul futuro del bomber georgiano, si vocifera di scricchiolii nello spogliatoio e la situazione torna presto a degenerare.
Nell'ultimo turno di campionato prima di Natale, contro l'Inter a San Siro arriva un umiliante 4-0, maturato già nel primo tempo mentre nella ripresa i nerazzurri, impietositi, fanno accademia, con Criscito attonito e pietrificato in panchina e già sicuro dell'esonero che arriverà puntuale nella conferenza stampa post partita di Preziosi.
GENNAIO 2024
Il 2 gennaio Belinadze è a Milano per firmare un quadriennale con Marotta: Preziosi incassa 25 milioni di euro più altri 7 legati a bonus agevolmente raggiungibili.
Per risollevare la squadra terzultima in classifica viene richiamato in panchina Didi Nicola e operata la solita rivoluzione sul mercato imbarcando la solita ciurma di vecchi marpioni ed esuberi dalle grandi o dai club amici che, in cambio di ricchi ingaggi pluriennali e delle chiavi dello spogliatoio, promettono di agguantare la salvezza con la loro esperienza e i loro agganci.
Quest'anno è la volta di Arnautovic (valutato 12 milioni di euro nell'affare Belinadze), Mario Rui, Nicolussi Caviglia, Palomino e Obiang.
Tadic viene invece imbarcato sul primo volo per l'Arabia e chiude la sua esperienza rossoblu con un desolante score di 12 presenze, 1 gol (su rigore nella sconfitta 3-1 contro il Napoli al Maradona) 1 assist da calcio d'angolo e 1 cartellino rosso per proteste.
PRIMAVERA 2024
Si galleggia tra il terzultimo e il quintultimo posto con il gioco pane e salame del buon Didi e, soprattutto, grazie ad alcuni generosi rigorini che ci vengono concessi dalla 32^ giornata in poi e sono puntualmente trasformati da Perotti, che almeno quello riesce ancora a fare.
La salvezza matematica arriva al Ferraris all'ultima giornata, nella classica partita da psicodramma rossoblu e con un clima reso ancor più pesante dagli sfottò dei doriani che hanno già festeggiato l'immediato ritorno in A (vedi sotto), battendo 1-0 il Sassuolo grazie a una palombella dai venti metri di Arnautovic (per il quale grazie a questo gol, il quarto in campionato, scatta l'obbligo di riscatto) che trova non prontissimo il 43enne Pegolo, ex di turno entrato in porta nella ripresa per festeggiare la fine della sua lunghissima carriera.
Terminata il campionato, Nicola viene prontamente congedato: “è bravo nelle situazioni dishperate ma il suo calcio non è quello che piace a me” sentenzia il patron, che promette un nuovo allenatore giochista (si parla di Possanzini, che ha sorpreso tutti portando in B il Mantova, ma girano voci anche su un quarto ritorno di Juric perché il presidente ha detto che con i capelli grigi e tagliati corti Ivan gli sembra davvero un'altra persona), tanti acquisti giovani e soprattutto “mai più una stagione come queshda”.
NEL FRATTEMPO, ALTROVE...
Due settimane prima della sudatissima e disperata salvezza rossoblu, la Sampdoria ha festeggiato la promozione diretta in serie A come seconda classificata della cadetteria.
La società è rimasta a Massimo Ferrero, malgrado la violenta contestazione dei tifosi dopo l'ultimo posto dell'anno precedente, grazie all'intervento di quattro persone:
- Aldo Spinelli, che ha comprato alcuni immobili di pregio di proprietà del Viperetta a Roma: uno di essi diventerà la sede dell'associazione “Liguri nella Capitale” e verrà inaugurata in pompa magna dal governatore Toti.
- Giovanni Carnevali, che ha portato a Sassuolo Falcone, Benedetti e Delle Monache pagandoli complessivamente ben 20 milioni di euro e garantendo così l'iscrizione della società alla serie B
- Beppe Marotta, che ha mandato in prestito a Boglisaco Bisseck e Oristanio
- Enrico Preziosi che ha concesso il prestito di Coda e Aramu con obbligo di riscatto a un milione e mezzo l'uno in caso di promozione
“Tra imprenditori e amici ci si deve aiutare” è il motto con cui tutti i protagonisti hanno spiegato la curiosa vicenda.
La squadra, per riaccattivarsi le simpatie della tifoseria, è stata affidata a un idolo della Sud come Beppe Iachini che ha impostato un 4-4-2 di novelliniana memoria basato sul “botte da orbi dietro e palla lunga a quei due davanti”.
Il bomber campano e il fantasista torinese hanno trovato un'intesa e una forma fisica mai viste sull'altra sponda del Bisagno: con 32 gol in due sono stati i principali artefici della promozione e vengono osannati come i nuovi Bazzani e Flachi con la goduria aggiuntiva di averli avuti gratis dai “cugini”.
Una volta tanto siamo stati nell'universo migliore :-)