mashiro
"Come tutti i talenti,non può essere completamente sobrio. Ma il mio astio Iannanesco nei suoi confronti,vivendo il movimento non nell'epicentro,ma comunque ai margini, ha origini e motivazioni ben precise:vigilia delle olimpiadi di Rio,caso Schwarzer.Quest'ultimo,ex sospeso,nonché reo confesso per doping,decide di rientrare per vincere.Non è estremamente simpatico,ma comunque il suo sincero pentimento e la decisione d'affidarsi alla migliore garanzia di trasparenza nella persona di Sandro Donati, uno che della lotta al doping ne ha fatto una battaglia,mi fanno provare fiducia nella sua sfida.E alla vigilia dell'evento,conferma comunque il suo talento, stracciando ai mondiali svolti a Roma,colui che era indicato come il favorito olimpico,l'australiano Tallent.Ci sono tra l'altro prove telefoniche dove alla vigiglia dall'evento viene caldamente consigliato di non provare a batterlo.Da qui'parte la caccia alle streghe impartita dal venditore di Ferrari del circolo Aniene,il quale gli aizza contro a commando buona parte della spedizione azzurra in Brasile. Tra questi si ergono in maniera particolare due persone con particolare accanimento:una maratoneta già abbastanza avanti negli anni e il giovane saltimbanco rock star.E tutto questo perché a prescindere dalla verità oggettiva, doveva prevalere quella soggettiva, che ci doveva far veder agli occhi del mondo come paladini della lotta alla contraffazione medica,ma soprattutto non doveva assolutamente passare il messaggio che il talento poteva battere il doping.A danni fatti,poi è risultato che cosa fatta capo ha.."