MAU69
Premesso che la Valascia era una pista del ghiaccio (è stata recentemente inaugurata la nuova pista, senz’altro più moderna e funzionale, ma decisamente meno affascinante) in legno, bellissima, in the middle of nowhere nel mezzo della valle Leventina dove affluivano tifosi valligiani del Sopraceneri, Sottoceneri, Mendrisiotto nonché Canton Uri e Grigioni (come ha scritto Edo, l’Ambrí Piotta è una fede e un orgoglio, come per noi è il Genoa, che unisce diversi cantoni)…entro in mezzo all fiumana, indossando fiero la mia felpa dei Superbi Zena con un Grifone gigante ad abbellire la mia schiena, e vengo trasportato nel bel mezzo della parte calda dei tifosi, dove capeggia la Gioventù Biancoblu.
Ecco, come in un film dall’atmosfera surreale, il capo ultras prende il microfono e saluta ‘i fratelli rossoblu che dopo tanti anni sono tornati alla Valascia’…io non capisco sulle prime se mi sono immaginato tutto, ma quando comincio a ricevere innumerevoli pacche sulle spalle e mi trasportano alla buvette dove cominciano ad offrirmi birre, cervelat e bratwürst, capisco che è tutto vero.
Mi spiegano che negli anni ‘90 la Gioventù Biancoblu aveva stretto gemellaggio con la Fossa dei Grifoni e che quindi c’erano scambi tra Marassi e la Valascia -retaggio del quale ancora oggi ci sono ticinesi tifosi dell’Ambrí (non foresti come me, ma nati e cresciuti nel Cantone) che tifano Genoa per questo motivo.
Ecco, come il Genoa è una leggenda e un mondo a parte dove sussistono passione, tradizione e attaccamento ai colori, l’Ambrí Piotta, squadra di hockey che unisce due paesini di 100 anime nelle valli leventinesi, è un fenomeno di culto che rappresenta la vera passione per l’hockey su ghiaccio.
Che con sottoscrizioni di tifosi, sponsor locali (tra cui la Banca del Gottardo che ha finanziato la nuova pista) e amore della gente continua a resistere in Swiss Hockey League e lo scorso anno ha addirittura vinto la Coppa Spengler…☺️