mashiro il problema nasce alle fondamenta. Il calcio non produce più talenti e non li produce più perché a livello di settori giovanili c'è troppa tattica e per la furia di voler vincere prendono solo dei ragazzini enormi e fisicamente dotatissimi che, fra ragazzini e bambini, dominano le partite perché a quell'età la differenza di forza fisica e di passo è dirimente.
Inoltre molti genitori, ben sapendo che il proprio figlio non diventerà comunque un calciatore, tengono i propri ragazzi lontani dalle scuole calcio e affini, che sono un mondo di invasati, ipercompetitivi, spesso ignoranti e montati. Per non parlare del marciume e del mercimonio di cui anche qui vicino abbiamo visto e sentito.
In Francia e Spagna con approcci radicalmente diversi sfornano fenomeni a getto continuo, potrebbero farne due di nazionali più forti della nostra.
Del resto siamo una nazione dove in corsa per il CONI c'è Carraro che ha 90 anni e che quando c'era un'epidemia che sterminava i vecchi la prima cosa che ha pensato di fare è stata chiudere i licei.
Siamo sempre più vecchi, come demografia e come mentalità e non se ne esce.