PieroVoje61 Ho tantissimi dubbi e poche certezze su questo argomento e, altri, extra Genoa, però scriverò solo del Grifone.
Personalmente, un gruppo che acquista ( o prende in gestione) più squadre di calcio, come io posso acquistare, in una sola volta, più scatole di modellismo, non mi ispira granché.
Perché?
Perché ritengo che più disperdi energie, meno risultati ottieni; un vecchio proverbio diceva, più o meno così: chi troppo vuole, nulla stringe.
Perché, con tante squadre da seguire, i risultati saranno, al massimo di "sopravvivenza" a meno che non si preferisca puntare su una/due sole squadre e usare la altre come satelliti e qui, mi immedesimo nel tifoso di una delle probabili satellite: mi piacerebbe essere il vassallo di X e Y ?
Ciao,
Mi permetto una risposta su questo punto perché dopo un decennio è un "modello di business" abbastanza chiaro e in cui i 777 mettono una piccola grande innovazione ma che è parziale rispetto allo schema.
Le multi proprietà le ha inventate Red Bull: facendo un modello che al sugo aveva 2 principi:
- uno di marketing, esportare il marchio Red Bull attraverso il calcio nelle varie realtà competitive, sono partiti da Salisburgo(casa loro) e poi si sono espansi, han valutato diversi campionati europei principali ma poi han trovato terreno fertile in Germania, andando nella ex DDR e facendo il Lipsia sostanzialmente da zero e potendolo rinominare RB con i colori sociali e lo stemma che richiamassero l'azienda. Dopodiché si sono espansi in tutti i continenti con lo stesso metodo.
- l'altro principio è quello sportivo: nel modello Red Bull lo scouting è fatto capillarmente zona per zona e i ragazzi pur avendo principi generici del gruppo lavorano su quelle che sono le caratteristiche più puntuali della zona(non fanno fare tattica ai brasiliani e futbol bailado agli austriaci) ma soprattutto possono non allontanarsi troppo finché non sono in età da prima squadra.
Quello che è successo, e succede, è che il principale team del gruppo sia il Lipsia perché è l'unico nei principali campionati e quindi il processo, in media, era che tutti i giocatori venivano canalizzati verso Salisburgo e i migliori spediti a Lipsia. Da Haaland in avanti non han sempre fatto così, molti dei più forti passati da Salisburgo sono usciti dal gruppo.
Quello che è venuto dopo è il City Group, che ha 2 delle 3 caratteristiche della Red Bull: una capillarità mondiale ma soprattutto almeno nella fase iniziale la ricerca di un marchio riconoscibile: quasi tutte le loro squadre si chiamano City(NY City, Melbourne City, Manchester City, Mumbay City, Montevideo City Torque) e soprattutto vestono di azzurro(la seconda del Palermo quest'anno..).
Il City group non è forte, per niente, sul lato scouting: hanno eccellenti strutture, escono da loro calciatori fortissimi(Foden e Palmer per dirne 2) ma di fatto quasi tutto quel che producono a livello Man City serve per finanziare il mercato o viene girato ai club "satelliti" anche loro han cambiato negli anni l'approccio: ci sono 3 squadre, guarda caso in 3 campionati importanti, che non sono state rebrandizzate nel caso di Palermo e Girona l'acquisto è stato fatto in maniera parziale, lasciando quota parte della gestione a imprenditori locali(nel Palermo) o a soci(il fratello di Guardiola a Girona). La squadra francese è il Troyes attualmente in Ligue2.
Poi sono sbarcati da non molto anche in Brasile con il Bahia e in Belgio con il Lommel(avere un piede in Belgio e/o in Portogallo è comodo perché sono i paesi con le regole meno stringenti in termini di extracomunitari del panorama europeo).
Infine sono soci di minoranza degli Yokohama Marions in Giappone.
Quel che è cambiato negli ultimi anni è che la FIFA ha introdotto una regolamentazione per cui avere più squadre europee è possibile ma ci devono essere poche o nulle ingerenze in termini di gestione: questo ha reso Salisburgo e Lipsia più indipendenti e ha spinto il City Group a comprare altre realtà in altri paesi dando piena libertà ai dirigenti locali sulla gestione ma inserendoli nei metodi di allenamento del gruppo e facendogli sfruttare le strutture del gruppo.
A questi 2 che sono i gruppi principali, se ne sono inseriti diversi altri che sono più piccoli e sono più puntualmente focalizzati nel prendere anche quote di minoranza di realtà più piccole sfruttandole, fondamentalmente, come parcheggio per esuberi o palestre per giovani(il Chelsea, il PSG stesso, l'OL e il Palace, il Brighton).
Oppure giusto per lo scouting.
Il 777 FG nasce dall'idea, secondo me per niente sbagliata, di sfruttare invece di identità irrilevanti trascinate dal marchio della proprietà(Red Bull) o della società capofila(il Man City), la storia e il valore intrinseco di brand ultracentenari (Standard, Genoa, Red Star, Vasco, Hertha, Siviglia.. ) mettendo poi a fattor comune allenamenti, dati, scouting.
In pratica una rivisitazione di quanto fatto prima ammodernato con le nuove regole: i CdA delle varie società al massimo arrivano a condividere la presenza di Josh Wander(che è da noi e a Liegi ma penso uscirà dallo Standard appena ci ammetteranno all'ECA) per il resto tutto il management è formalmente indipendente seppur coordinato(i DS si parlano settimanalmente, i dati vengono tutti elaborati a Londra, immagino che alcuni esercizi vengano condivisi e cose così).
Al momento quel che rallenta tutto è che le varie operazioni devono fare tutti i passaggi(Genova, Londra e Miami) per poi tornare indietro, immagino che il coinvolgimento di Miami ora sia necessario perché tutte le squadre necessitano di capitale.
Quel che tu prefiguri per me non può succedere per 3 ordini di motivi:
1) la FIFA è andata nella direzione di concedere le multiproprietà se sono indipendenti nella gestione, quindi i satelliti non sono previsti: non si potranno fare più di 3 prestiti alla stessa squadra in un futuro prossimo(che è tipo il prossimo anno).
2) la FIFA sta cercando, in accordo anche con l'ECA, di rendere il calcio un business sostenibile attraverso il FPF e lo stesso fanno tutte le federazioni, anche se non si direbbe, non tutto è efficace e non tutto funziona ma semplicemente non si può fare che un proprietario metta centinaia di milioni in un club per "doparlo": il Newcastle in inverno aveva il mercato bloccato, se ci fosse stato un modo per sbloccarlo PIF avrebbe potuto usarlo. Ci sono degli strumenti di controllo sulle sponsorizzazioni e sul trasferimento di giocatori tra club della stessa proprietà che di fatto annullano quasi tutti i possibili magheggi: il Genoa non può vendere Yeboah allo Standard per 30 milioni di euro, Bonza Airlines non può sponsorizzare l'Hertha Berlino per 50 milioni di euro.
3) Le tipologie di squadre che sono state comprate da 777 rende impensabile che ci sia un meccanismo piramidale, ogni squadra avrà la sua dignità e la sua autonomia: sia per i primi 2 punti, sia perché nessuna delle squadre acquistate potrebbe funzionare senza l'indipendenza tranne forse il Melbourne Victory. Quel che dice Blasquez, facendo la dovuta tara al suo eccessivo "entusiasmo", è che a tendere vorrebbero andare dagli sponsor e dire io ti offro 4 dei 5 principali campionati europei(a Siviglia al momento sono in minoranza e fuori dal perimetro di controllo) su cui investire parlando con 1 sola persona e facendo un accordo che soddisfi tutte le realtà. Tu pensa a MSC: che dice domani vado sponsor in Inghilterra, Germania, Italia, Francia più Australia, Belgio, Brasile. Secondo te sarebbe interessata se in Germania ci fossero i tifosi sul piede di guerra perché sono vassalli dell'Everton? A Genova venderebbero 12 milioni di euro di magliette e gadget vari se la gestione fosse tutti i buoni all'Everton?
Quel che penso io, è che operativamente, nel momento in cui tutte le squadre saranno sostenibili, Miami considererà il 777 FG un'azienda come tante altre. Il cui AD a fine anno dovrà portare degli utili.
Nella buona sostanza, al netto dell'impegno "politico" Josh Wander verrà a Genova giusto a vedersi delle partite, bersi delle birre e farsi una pasta al pesto.
Visto che tu sei stato in marina tanti anni è come dire che l'ammiraglio a capo della flotta della marina, si deve occupare di ogni singola imbarcazione. Anche no.
O che preferisce una o l'altra nave.
Può esserci la situazione in mare e/o in guerra in cui una singola barca sia più preziosa di altre della flotta, può esserci la situazione in cui si cerca di darle un'aiuto in più(ad esempio a Liegi abbiamo mandato Yeboah e Fini, a Parigi Gozzi e Lukebakio è finito a Siviglia) ma che sistematicamente ci sia una nave della flotta che ha tutti i missili e i migliori apparati non è cosa. 🙂
Diverso il discorso se ti danno budget per gestire bene 10 navi e tu ne hai 100.
Che in questo momento è la preoccupazione più grande per me.
Fine del pippozzo, spero di averti aiutato a capire perché si comprano più squadre(si dividono i costi, si moltiplica la capacità di trovare talenti etc) e perché non mi aspetto lo scenario in cui 1 squadra sia preferita rispetto alle altre.
Questo ovviamente non leva che il budget dell'Everton sarà doppio rispetto a quello del Genoa: sempre per fare l'esempio marinaresco, la Gerald Ford della Marina USA non ha lo stesso numero di marinai della Fasan o di Margottini della Marina Italiana.