Dopo il tappeto rosso a mò di Capo dello Stato, pochi giorni fa in prima serata, sulla rete nazionale principale sovvenzionata anche da un canone obbligatorio da parte di tutti i cittadini, è apparso l'ergastolano più famoso di Italia riconosciuto e vidimato anche dalla Giustizia Italiana.
Sbarbato come se fosse stato al Barber Shop di Rotterdam usando Proraso , in giacca e camicia come se dovesse andare a un colloquio di lavoro, l'ex concorrente di Mike informava gli italiani tutti, che aveva appena mangiato una matriciana, stanco degli hot dog americani e che era stato accolto magnificamente anche da Schettino, l'indimenticabile comandante sorrentino che per un inchino succulento della moldava nei pressi dei posti di comando, causò la morte di 32 persone al largo dell'Isola del Giglio, non prima di essersi dileguato con ancora tante persone sulla nave in preda al panico e con vista sulla morte.
Ci fosse stato il Comandante Arma, comandante della Princess a Yokohama ai tempi del Corona Virus, gli avrebbe forse girato le spalle.
Non contento l'anchorman più famoso di Italia, eterno ed immarcescibile, che scrive libri e articoli come se sfornasse panetti, ci informa pubblicamente che "l'episodio che mi ha convinto della sua innocenza è che da 4 anni il fratello della vittima ha scritto a tutte le autorità degli Usa per scagionarlo."
Ottima tesi difensiva degna di Lincon Lawyer.
Stesso dicasi del Ministro in doppio petto, appena ieri citato dall'Innominabile senatore ("mette Silvio nel simbolo, altrimenti non lo vota neanche sua moglie“), che a fronte di due guerre in corso, tra una comparsata in tv, non ha meglio da fare che inaugurare un Salone Nautico e una sede di Forza Silvio con parte dei 600 mila euro che Marina , («Spero che il Parlamento modifichi la norma sugli extra profitti delle banche.) ha stanziato in onore della recente riforma della giustizia in onore di suo padre.
Accontentata due volte al primo sussulto.
Non contento l'Olaf Palme de Roma, ci rivela sempre in tv, spostandosi tra un tavolo di pace tra Retequattro, Tg2 dell'ex Ministro della Coltura, pardon Cultura e La Sette, che la Ducetta "crede" nell'innocenza dell'ex concorrente di Mike.
Non il Leopoldo ma proprio l'ex surfista!.
Non garantisti ma innocentisti contro una sentenza non più impugnabile.
C'è spazio nell'intervista tv, anche per i Mercati Generali all'interno del carcere:
"Quando una guardia stava per togliermi una mela un pò ammaccata l'ho fermata: non vedevo una mela da 24 anni, nel carcere di Miami la frutta e la verdura non esistono".
Forse è per questo che anche i carcerati americani sono obesi come buona parte dei cittadini che passano per Burger King.
Chiusura in grande stile:
"Me ne parlò l'Ambasciatore, vedrai lei farà strada durante una telefonata(si può parlare così facilmente con un Ambasciatore come se fosse il barista del bar sotto l'ufficio) e il carcere di Miami fu scosso da una telefonata dalla Casa Bianca.
Ce la abbiamo fatta! Li ha convinti."
Che sia questa l'Europa che vogliamo di cui ieri si parlava in mezzo a un tripudio di bandiere con il "simbolo della nostra tradizione"?:
"Un’Europa ridotta al minimo, con sola funzione di supporto alle Nazioni, che devono tornare a essere protagoniste assolute. Quella è la parte giusta della Storia."
Resta un solo dubbio che più che altro è un consiglio:
Trattandosi di Miami e Florida e venendo alle cose di calcio, fossimo in Josh invece di investire in squadre di calcio e forse lasciare qualche puffo per strada, investiremmo in carceri come squadre di calcio e carcerati come giocatori.
Chissà che esca qualche altro scambio di prestiti (tra carcerati), di cambiali a lunga scadenza o come in questo caso accordi con lo Stato.
In fondo uno e bello grosso, il famoso "Capolavoro" con il Fisco, è andato più che bene.
Ci guadagnerebbe lui e la finirebbe per prendere per culo milioni di tifosi ,compresi noi Genoani.
Ianna