Meno male che cominciano gli Europei, così si torna a parlare di calcio giocato piuttosto che di previsioni e oroscopi sul merdato.
Purtroppo la fase eliminatoria degli Europei è piuttosto noiosa, a differenza dei mondiali, dove si esibiscono, o forse si esibivano, tre o quattro squadre inedite di continenti lontani. All'Europeo l'equilibrio è pressoché totale. Le minime differenze di qualità vengono spesso annullate dalle risorse tattiche. A parte i romantici alla Ianna, che ancora crede al blasone ed è convinto che Slovacchia o Bosnia debbano beccarne 4 o 5 dalle nazionali con un curriculum più prestigioso, l'eliminatoria è una lotteria. Ormai tutte le nazionali europee annoverano in rosa almeno 11/12 calciatori titolari in campionati competitivi e basta un allenatore decente in panchina per renderle presentabili. Poi, chiaro, ci sono squadre che si distinguono dal grigiore generale e che fanno divertire il pubblico dei boccaloni, come la Scozia. Io sono convinto che le tre favorite (Francia, Inghilterra, Svizzera) arriveranno in semifinale. La quarta finalista potrebbe essere la Germania, che gioca in casa, o una sorpresa. Ma molto dipenderà dagli incroci e dagli infortuni eccellenti. L'Italia, a parte il nome, ha una rosa di giocatori discreti ma priva di campioni in grado di fare la differenza. Beneficia di uno dei migliori allenatori in circolazione, ma conta poco, visto che non ha tempo di compattare la squadra e affinare gli schemi. È un outsider in un girone di outsider. Con l'Albania giocherà alla pari. Simpatizzo anche per i danesi, che calcisticamente sono matti. Speriamo di divertirci. Gratis. Qui non ci sono abbonamenti da fare.