Uno dei sogni della mia vita finalmente si è avverato:
Non quello di vedere un altro allenatore sulla panchina del Genoa, non quello di fare spazio sulla maglietta per un nuovo scudetto, nemmeno di andare a New York a vedere i Knicks, ma di raggiungere e visitare dopo 35 anni di attesa, una delle cittadine più rinomate del globo terrestre, da far invidia a Bergen e Yokohama:
Masone!.
Approfittando di un paio di giorni di recupero riposi dopo aver onorato alla grande il 2%, ho colto l'occasione per attraversare il Po e dirigermi verso la ridente località piemontese, oggetto appena pochi giorni fa di un reportage in Kilimangiaro su Rai Tre.
Pensavo che due giorni non fossero tanto sufficienti per esplorarla tutta, ed infatti con due ore ce la avrei fatta e pure alla grande.
Appena arrivato dopo tornanti che sembravano il Tourmalet, la prima grande sorpresa:
Un mega Orologio da fare invidia al Big Ben, mi annunciava che a Masone si viaggia con un fuso orario di +2,
Non solo:
Anche un gigantesco tabellone elettronico modello Autostrada, con scritto Viaggiate Sicuri, mi annunciava in ben 8 lingue "Benvenuti a Masone ".
Sembrava di essere immesso nella Serie Tv 22.11.63 ed io ero James Franco.
Il tempo di entrare dentro il paesotto, una fila interminabile uno dietro l'altro di tram che sembravano tanti ciclisti pronti per la cronometro , attendevano turisti, visitatori e la cittadinanza tutta per gli spostamenti interni, fin l'entroterra raggiungendo anche mulattiere e sentieri sconnessi e inesplorati dall'uomo.
Appena entrato in uno di essi, i vagoni erano ariosi e puliti tanto che se avessi voluto, sarei potuto entrare anche con un'auto, tanto lo spazio che c'era.
Biciclette di grandi dimensioni non erano più la normalità, tant'è che affisso ad una parete, c'era l'annuncio che con apposita richiesta e previo piccola maggiorazione, si poteva entrare anche con un Tir,ma non con rimorchio.
Ma quello che mi ha sconvolto, è stato vedere disegnato a terra, in un posto a 4, le impronte delle scarpe dove collocare i piedi.
Era il primo esempio di Masone style!
Non oso immaginare come abbiano testato il progetto una ventina di anni fa, quando si presentò Kareem Abdul Jabbar con il suo 58 di piedi.
Inutile scrivere che sulla piattaforma dove aspettavo il tram , tanti monitors annunciavano gli arrivi delle varie linee.
Quella del Guru per esempio era tratteggiata in verde, ed era la linea 19(mai avrei pensato che a Masone ci fossero ben 19 linee tranviarie più di Milano),con la fermata denominata K9, in onore di Kerrison con una sottolineatura in oro, della fermata di casa sua:
Via dell'Esploratore 1.
Il tram andava veloce e silenzioso, attraversando le stradine che sembravano quelle di Praga quando si sale al Castello, con a destra il Mare, ebbene si, ho scoperto che Masone è bagnata anche dal Mar Tirreno, e a sinistra si potevano vedere le montagne della zona fino a Rossiglione raggiungibile cambiando più linee. aggiungendo un biglietto con una piccola integrazione.
A metà percorso il Tram si è fermato.
Non per una fermata causa guasto o rifocillazione dell'autista come avviene a Napoli, ma perché si era arrivati alla fermata Street Food.
Un agglomerato di chioschi , bistro, di ogni genere e nazionalità, dal Greco all'Armeno, dal Giapponese al Vietnamita fino ai gelati di produzione finlandese con dedica di Kaurismaki.
Davvero eccezionale.
Ma la mia attenzione ad un certo punto si è rivolta ad una sorta di macchinario, modello cassa automatica all'interno degli istituti di credito, che si trovava all'ingresso, nella parti principali e all'uscita.
Se nel corso della visita avevi bevuto birra o limonate (Masone è specializzata in questa produzione) c'erano le disparate marche da quelle tedesche alle spagnole, dalle ceche alle danesi, il bicchiere con cui avevi bevuto o ti era stato fornito dalle bariste le quali parlavano tutte un inglese fluente come solo a Masone sanno fare, non ti restava altro che con la tessera del tuo bancomat o carta di credito, avvicinarti ad un sensore, inserire nell'apposito scomparto il bicchiere ovviamente vuoto (un cittadino di Campo Ligure per provare l'effetto che faceva lo ha inserito con mezza Pilsner di Ceske Budejovice)e l'importo di un euro per il bicchiere utilizzato ,ti veniva accreditato all'istante.
Se caso mai per un qualche disguido qualsiasi non veniva accreditato, ti chiamava immediatamente il direttore della MPer(Masone Per) per scusarsi dell'inconveniente, uscire dall'ufficio e precipitarsi ovunque ti trovavi per renderti in contanti l'euro.
Il tram ripartiva subito dopo per mete sconosciute, ma io avevo deciso dopo un lungo viaggio di sgranchirmi un pò le gambe e visitare a piedi il paesino del Guru, reso famoso soprattutto per un due Aste visto in una sola occasione, e poi scomparso misteriosamente:
Masone Rossoblù.
Appena sopra una radura, intravedo un edificio tutto tappezzato di Edera.
Il mio primo pensiero lo ammetto, è stato quello che li potesse rivivere il nonno di Heidi, ma così non era:.
Era un edificio a due piani, con al centro della sala principale un enorme albero:
Era l'Università di Masone!
Sale di lettura, biblioteche, svariate stanze insonorizzate per l'uso dei pc, un paio di mense, bar e un silenzio irreale che sembrava stessi in una chiesa e non in una biblioteca.
Al centro una scritta :
Eden di Masone.
Uscito ed estasiato, ho continuato a camminare e intorno a me notavo prati con erba perfettamente tagliata e ancora palazzine con edera:
Erano gli alloggi degli studenti, Casa dello Studente, dell'Università di Masone che confesso, non sapevo esistesse.
Poco più a fianco c'era la casa del Rettore e anche quella dei giardinieri.
Scendo verso il centro cittadino, ancora frastornato da cotanto progresso, in cerca di nuove scoperte che potessero inebriarmi, tali da voler richiedere al Sindaco la residenza a Masone, e mi imbatto in un aggeggio al centro del marciapiede:
L'obliteratore per gli abbonati ai mezzi pubblici di Masone:
Del Guru però nessuna traccia.
Mi aveva mandato un segnale di fumo, dicendomi che aveva passato tutta la notte a guardare il campionato Koreano e particolarmente lo Gimpo Fc, in quanto il fatto che Mashiro avesse segnalato Suzuki non gli era andato giù.
Pare che avesse chiesto una consulenza pure all'avvocato Woo della famosa e bellissima serie televisiva su Netflix.
A valle mi sono imbattuto in un bar modello Fruits of Joyce la cui commessa alta bella e bionda, parlava un impeccabile inglese tanto che mi è venuto il sospetto che Masone fosse Oxford.
Ho ordinato un panino e mentre mi apprestavo ad addentarlo, in lontananza ho rivisto il tram della linea K9 che guarda caso percorreva il tratto fino alla casa del Guru.
Non potevo essere a Masone senza andare a vedere dove abitasse, fargli i complimenti per la bellezza ed efficienza della sua cittadina.
Anche se fosse stato ancora a letto, era dalle parti di Gwanju, lo avrei buttato di sotto.
Pur non essendo in fermata, il tramviere mi ha visto e si è fermato facendomi salire.
A Masone i tram hanno questa e altre caratteristiche.
Per esempio, il display alla fermata successiva, indicava esattamente l'ora in cui il tram ha attraversato il binario.
Anzi anche qualche secondo prima, come se non meglio, della metro di Tokyo, dove se arrivi un minuto in ritardo all'altoparlante si scusano per il ritardo.
"Peppino San, ci scusiamo per il ritardo. Konban wa"
E anche la app "Masone in the Hand", indicava perfettamente l'ora in cui stavo transitando.
"Roba da matti", direbbe il Guru.
Ebbene nei pressi della fermata k9 dopo aver ammirato tutte le fermate del tram (una sembrava la Prospekt Mira di Mosca), il solerte tranviere stava raggiungendo la fermata appena accanto alla casa del Guru:
Ha impugnato il microfono e attraverso l'altoparlante ha annunciato prima in coreano ,la lingua ufficiale di Grifondoro, e poi in italiano con accento piemontese alla Littizzetto per intenderci, la fermata fatidica dell'inventore del Palindromo, che in anteprima per Quelli del Muretto vi mostro:
Era da qui per 30 e passa anni che il Guru di Masone, il mitico Grifondoro segnalava ai Genoani tutti i gioielli che scovava ,dai giocatori del Brasilerao, del Paulista , della Chiusura, fino alla Coppa dell'Imperatore Giapponese e ovviamente a quello del campionato koreano.
Come abbia fatto e con quali mezzi non è dato sapersi, ma non è questo quello che conta per davvero..
Mi sono girato intorno, pensando che dietro di me ci fossero orde di turisti modello Venezia e tour organizzati con macchine fotografiche ,ma non c'era nessuno.
La casa come si può evincere dalla foto, era circondata da erba leggermente alta, infissi di ultima generazione ,pare che siano stati installati dall'Edilizia Acrobatica sezione di Masone ,e una antenna parabolica dove ci si sintonizza su tutti i canali del mondo compreso, Rai Indonesia e Haiti tv, sempre con il nobile intento di scoprire nuovi talenti.
Mentre mi stavo avvicinando al citofono, un sensore che appena accenni il gesto di suonare alla porta lo fa al posto tuo, un ritocco delle campane della famosa Cattedrale di Masone, molto simile alla Ghirlanda di Siviglia, mi ha ricordato che avevo l'ultimo tram utile e soprattutto l'ultimo treno per Brignole.
Con la storia del fuso orario, e delle due ore in più di differenza con Masone, avevo perso un po ' l' orientamento e non volevo correre il rischio che scendessero i lupi dalle ridenti campagne di Masone City.
Di Grifondoro nessuna traccia,
Non si muoveva una foglia.
Le tapparelle sono state immobili per tutto il tempo e quando mi sono allontanato, anche l'antenna parabolica si era afflosciata.
Arrivato in centro e leggermente affamato, ho visto un locale, forse un pub irlandese con fuori un cartello:
Fish and Chips in Masone.
Dato che avevo nostalgia della spiaggia di Howe dove li avevo mangiati per la prima volta, sono entrato:
All'interno, un locale che di verde d'Irlanda aveva solo una lavagnetta mezza arrugginita, noto al banco una arzilla vecchietta la quale beveva una pinta di birra.
"Non si preoccupi", mi ha detto il barista tranquillizzandomi subito.
Non capivo il motivo ,ma poi alla terza pinta della nonnetta, lo ho capito.
La Signora, una 85enne delle radure di Masone, ad un certo momento ha cominciato a saltellare come una indemoniata.
La nonnetta aveva scambiato il nome del locale da Fish and Chips a Fish and Chip!
Tutto questo comportava per lei un'ossessione per i MicroChip.
Lei, come mi ha spiegato poi un ingegnere della sezione Microsoft sezione distaccata di Masone, era stata scelta per tastare ,sperimentare, il nuovo chip rigorosamente sotto pelle, che l'Ingegnere Aquilotti aveva inaugurato per alcuni cittadini di Masone.
Ebbene la nonnetta, come un ape che saltava da fiore in fiore, da polline in polline, appena vedeva e notava che c'era qualcosa da bypassare, si catapultava a farlo:
Ovunque c'era il bisogno, per scelta sperimentale del Comune di Masone, lei andava:
Pagare i parcheggi delle auto, versare euro alla MPer di Masone, toccare i manubri delle bici e farli andare nel senso opposto di marcia ,mettere in funzione lavatrici Speedy Wash e tanto altro ancora.
Un giorno pare abbia con il suo chip sotto il polso destro, cambiato il semaforo da rosso in verde, causando un pericoloso incidente.
In pratica tutti i suoni di bip, modello orologio di Benigni sul treno in Piccolo Diavolo, erano suoi.
Sembrava l' olandesina tanto che saltava.
Ma, "chi è, come si chiama questa arzilla Signora?", ho chiesto al barista che non faceva una piega ad ogni saltello e continuava ad asciugare bicchieri
E lui per mio immenso stupore, mi ha confessato:
"E' la Nonna di Grifondoro, Nonna Flavia".
Quando stavo salendo sulla littorina per Brignole, al posto dove ogni mattina il Guru siede per andare al cantiere edile dove ingegna, una hostess mi si è avvicinata e mi ha fatto un ultimo regalo , l'ennesimo segno distintivo di Masone style.
Come negli aeroporti prima di imbarcarsi al Gate, ti viene data una striscetta da apporre sul tuo bagaglio, con nome e aeroporto di provenienza.
Ebbene la gentile hostess, una gagliarda 50enne , me ne ha donato una con su scritto:
"Thank you for coming in Masone. "
All'altezza di Acqui Terme, un segnale di fumo captato sulle colline di Sturla, mi annunciava finalmente Flavio:
"Scusami ianna se non ti ho avvisato ma sono in Korea a vedere un talento del Cheongiu Jikji!
Mashiro non può farla franca."
Ianna