edoardo777 io scrivo in italiano, tu leggi in italiano se commenti in un certo modo mi mandi ai matti. 🙂
Il Genoa ha una larghissima parte del suo guadagno dato dalla congiuntura attuale: il Genoa è in A e va bene, il Doria è in B e va di merda.
Lo scorso anno la campagna abbonamenti del Genoa è stata fatta sulle note di Annalisa, nello specifico del coro fatto dai tifosi della Nord per la retrocessione del Doria(Ultimissima, fallitissima) facciamo finta che non sia successo? 🙂
Facciamo finta che Blasquez non lo sappia? 🙂
Facciamo finta che Blasquez non approfitti di lisciare il pelo ai genoani ogni volta che può sul fatto che il Doria è stato nella merda fino al collo e sembra ben lontano da uscirne?
Io penso che se Blasquez avesse avuto i soldi avrebbe rilevato Samp City per infierire.
Non ha i soldi e le sue cose da smargiasso se le deve mettere in gola per non dire in culo.
Io continuo a leggere di sta cosa dello stadio: il Genoa e la Sampdoria sulla ristrutturazione dello stadio sono al palo.
Entrambe senza soldi, entrambe con poche idee ma confuse: quello del Genoa è un disegnino ben presentato ma il Genoa è fermo lì. Dal disegnino al progetto operativo ci passa parecchio e infatti il Comune ha già (sostanzialmente) deciso che lo stadio lo fa fare ai tizi che fanno il Waterfront poi lo daranno in affitto alle società.
Detto che pure Bucci deve stare ben attento a come si muove perché dopo anni e anni di opere fatte col metodo Toti ci vuole poco che finisca a fargli compagnia ad Amelia, la villa che ammalia.
Blasquez ci ha tenuto, specificatamente, a far sapere che è stato lui a dire no a Coda Doria lo scorso anno, perché era una targhetta da appuntarsi.
Così come Zangrillo ci tiene a smarcarsi da Coda-Doria quest'anno che si è dovuto fare obtorto collo.
Sta cosa che il Genoa abbia da guadagnare dal Doria in A è una fantasia erotica dei genoani.
Garrone Sr avesse potuto ci avrebbe fatto fallire, così da avere una sola squadra a Genova, potersi fare lo stadio dei cazzi suoi e avere solo tifosi del Doria a Genova.
E parliamo di uno che era di Genova da generazioni, figurati di un manager spagnolo che risponde a una multinazionale americana.