Quando leggo di Bonaventura mi chiedo se lo spirito di Preziosi non si sia imposessato di qualcuno di noi.
Una squadra che in rosa ha:
- Badelj (o Baidenlj?), eccellente giocatore ma ormai sull'orlo del pensionamento, al punto che anche i Democratici si stanno interrogando sulla sua riconferma;
- Malinovsky, eccellente giocatore che anche in una Nazionale con una rosa più scarsa di quella del Genoa viene centellinato per non sciuparlo;
- Messias, eccellente giocatore di ruolo incerto la cui prospettiva è quella di subentrante in una squadra di calcio o di titolare con posto fisso in traumatologia,
Questa squadra, con questi qui, che sono una ricchezza ma che in tre sono anche già al limite del sovraffollamento, soprattutto in regime neofascista, che si rifà alla regola del "più di tre significa assembramento", si dovrebbe tirare sul gobbo anche Bonaventura, altro tram a fine corsa, di cui il milanisti dicevano "palla a lui e cambia il ritmo partita", nel senso che, al netto di qualche colpo geniale, la toccava tre/quattro volte per poi scaricarla al compagno a tre metri.
Eccellente giocatore, per carità, ma non decisivo.
Capirei, a cose fatte, un campione a fine carriera in grado di entrare nell'ultima mezzora e cambiare la partita, ma Bonaventura non cambia niente.
Piuttosto, ammesso e non concesso che lo mollino quasi gratis, mi prendo Thauvin, due volte campione del mondo e campione del Messico. Lui si che negli ultimi minuti te la può ribaltare. E oltre tutto sa stare in panca senza rompere i coglioni. Bonaventura al Genoa pretenderebbe tappeti rossi e mazzi di fiori che nemmeno la Callas.
Per l'autorevolezza che contraddistingue ormai QDM presso la Dirigenza del Genoa, invito tutti a sostenere la campagna "Saipi e altri 10" in onore di Jena, che potrebbe anche avere ragione. Mai abbandonare un compagno che si espone in prima linea.