Fieno in cascina nel momento più sclerotico della stagione prima di quello, più veritiero, da fine settembre al giro di boa, dove le squadre si stabilizzano e giocano aperte. Nel ritorno la classifica si delinea e inizia un campionato diverso e incidono le posizioni raggiunte.
La continuità tecnica dovrebbe contare anche dopo ma incide soprattutto nelle prime partite e, in questo senso, la partita contro l’Inter è stata davvero un bel segnale.
Permettetemi un commento che mi gira in testa da un po’… il Mahatma Gandhi diceva: “La felicità è quando ciò che pensi, ciò che dici, e ciò che fai sono in armonia.”
Leggo e comprendo il tema dei nuovi acquisti a puntellare ruoli dove abbiamo giovani di riserva…ad esempio Bani soffre di infortuni e conosciamo la sua importanza e le sue caratteristiche. Abbiamo Mercandalli, De Winter, Vasquez, Vogliacco… soprattutto i primi due devono venire fuori e per farlo hanno bisogno di giocare, almeno quando il titolare si rompe. De Winter gioca, è vero, ma potrebbe essere provato da centrale con Mercandalli a destra oppure rischiare il giovane da subito in mezzo.
Di certo perdiamo in esperienza e fisico però potremmo valutarli al meglio e sfruttare altre caratteristiche.
Sennò i giovani che abbiamo in testa (pensiamo), di cui parliamo (scriviamo) sono gente inarrivabile…
Unico buco numerico, secondo me, a sinistra con possibile cioccolatino sulla trequarti avanzata.
Mi sbaglio?