"Quella di Marinella è una storia vera", ma De Andrè non c'entra per fortuna, nulla.
Nemmeno ai tempi di quando un cliente americano nell'atto di consegnare le chiavi, la 232 ricordo ancora, cadde all'indietro colto da infarto e si accasciò al suolo, rimasi così stupito.
Lo portammo dentro un tappeto indiano, nascosto dietro un paravento in attesa del medico di turno e della sua famiglia in giro per Murano e Burano.
E nemmeno quando mi vidi entrare Umberto Eco, si proprio lui, gli corsi dietro come facevo ai tempi in cui inseguivo già la Segretaria, per dirgli che quello era l'ingresso del montacarichi e non dell'ascensore principale. Forse stava pensando all'Abbate Abbone.
Men che mano quando di sola sfuggita intravidi Umberto ai tempi "dell'Averlo duro" e dell'Acqua Santa di Pontida, rifocillarsi come un orco al buffet dell'hotel dopo aver aizzato le folle in una marea di stronzate.
Ieri il mio cuore ha battuto forte più di tutte quelle volte precedenti e non perché fosse entrata Rachel Mc Adams o Frankie Dettori, in fondo non siamo ancora a Settembre e niente affatto all'Excelsior ,ma quando ne ho visto entrare uno ,così da vicino con una maglietta a dir poco equivoca, mi è venuto il batticuore e non certo per l'emozione.
Discutevo brevemente con un collega sulla mia illusoria possibilità di "perchè non vi riprendete Aramu?"
E quando lui mi stava rispondendo che l'ingaggio non era alla portata della società americana ,vedo arrivare ed entrare un tipo con una maglietta, diciamo, particolare.
Pensavo che il vetro divisore fosse appannato come i miei occhiali dopo la nebbia sul Canal Grande, mi sono stropicciato gli occhi come se mi stessi alzando per andare al lavoro e me lo vedo di fronte:
Occhiali neri da vista,24 ore modello Buffetti e soprattutto maglia blu scuro con il simbolo di Genova a sinistra, la bandiera dagli orridi colori sul braccio in alto a sinistra e forse il marinaretto nascosto nelle mutande.
Sono rimasto letteralmente basito, quasi senza più parole, biascicavo quasi ,con il mio collega sorridente che capita l'antifona e il mio imbarazzo, mi ha spiazzato con la sua frase:
"Guarda! C'è tuo cugino"
Non feci una piega quando l'americano cadde al suolo, ebbi lucidità nel non emozionarmi dinanzi ad Eco, fui distaccato quando intravidi l'Umberto Nazionale, ma quando ho visto il marinaretto, il cuore ha preso a battermi forte che se avessi avuto un Sens of Health, le pulsazioni sarebbero salite a 100 battiti al minuto.
Non era mica Licia Maglietta Trenta anni fa ai tempi di Pane e Tulipani!.
Era un delegazionista di non so manco dove!
Aspetto tipico del doriano, tre metri da terra al passaggio e aria da AD di Unicredit. O forse della Banca Annia.
Sembrava ora che ci penso, proprio lui, si il Giulio Tremonti della Samp.
"Salve Raddrizzani"mi è scappato subito d'acchito abbandonando di scatto e di colpo il mio stupore.
"Trovato qualche altro milioncino da farvi prestare o abbonare?", è stato il mio colpo di fioretto irriverente e senza freni.
Lui guarda il mio amico che se la ride e non risponde.
Non capisce. Normale. Allora calo il carico da 40:
"Strano, oggi avete la vostra maglietta, di solito quando retrocedete indossate subito quella della Juve o del Milan"
Mi guarda, finalmente capisce e apre le danze:
"Abbiamo il vincitore di nove triangolari".
Il mio amico è sul punto di levare le tende, ma lo blocco sul nascere. Meglio che resti.
E penso all'Ok Corral con la spillatrice al posto della Colt.
"Piacere", ci scambiamo la mano e poi riparto:
"Allora lo trovate un ritiro vostro a pagamento invece di farvelo dare in prestito dal Coni?"
Il mio collega gli dice che sono di Avellino e lui ne approfitta per sparare la solita battuta per me non nuova:
"Un avellinese bibino non lo avevo mai incontrato"
Come Carlos Monzon assorbo il colpo e sferro un gancio sinistro alla figura:
"Io invece spero sempre in Ferrero"
A quel punto noto una certa irritazione nello sguardo già di per se plumbeo e mentre sta per andare via su in camera gli sferro un gancio destro sotto la cintura:
"Passare da un fallimento annunciato con più di 250 milioni di debiti al pagamento del 40% dei debiti è davvero una operazione da Governo Giorgia"
Al che lui mi ricorda che preferisce lo sfottò alle calunnie.
Colgo l'occasione per ricordargli che il record degli abbonati in città ora è a nostro appannaggio e gli chiedo se a Bogliasco l'erba è stata tagliata ma non dal giardiniere del Comune.
Il mio amico capita l'antifona si defila definitivamente, ma io affondo il colpo:
"Lei mi ricorda alcune mogli di miei amici Genoani e soprattutto mio cugino, sa avellinese come me ,doriano come lei, ma diventato stempiato a 40 anni durante l'era del Viperetta"
Sorride e mi saluta ricordandomi da buon marinaretto che" è stato il Mancio a lanciare e scoprire Retegu."
E te pareva che non si appropriassero pure di questo.
C'è gente al banco, non c'è tempo per ricordare che a Mister Botulino dopo i due fallimenti gli hanno dato pure diversi ruoli di responsabilità in Nazionale come Brunetta al Cnel e lo liquido alla fine con un augurio:
"L'ingaggio del Maestro Pirlo mi fa ben sperare per la C".
Infastidito va via con il suo carico di palloni nel sacco ed io mi sento un pò in colpa perchè in fondo è un cliente e non siamo al bar o al bacaro di fronte.
Non l'ho più visto ,oggi sono di riposo e spero che domani pomeriggio abbia fatto già il check out direzione Lecco o Feralpisalò che se non è il paese preferito da Benito, forse o sicuramente, non lo so, è pure peggio.
Ianna