4Mazzi
Quello che eventualmente potrebbe costituire l'agenda di lavoro di Gilardino sarebbe identica a quella di qualsiasi allenatore che arrivasse ora al suo posto.
Il motivo è semplice: un professionista che pensa e lavora calcio 24/24h ed è in possesso di una formazione di base corredata da un'esperienza diretta dei campi di calcio, al 99% vede le stesse cose che vediamo noi ed ha coscienza del problema. Poi variano le priorità e le sensibilità nell'approntare il piano di lavoro.
Gilardino è in ritardo, non per i risultati, ma perché ha ritenuto (anche a ragione) di poter utilizzare un impianto collaudato che invece, per diversi motivi, fa acqua.
Il primo è che nessuno lo vedi mai avere uno spunto in verticale, e questa soluzione va incoraggiata.
Nessuno si stacca mai autorevolmente dalla linea difensiva, anche quando le circostanze sono favorevoli. Lo faceva talvolta Dragusin. Via lui avanza in appoggio Vasquez sulla sinistra, ma sempre con gli occhi rivolti indietro.
Nessuno prova mai a tirare dal limite. In queste prime giornate contate i gol scaturiti da tiri da fuori deviati e capite che importanza ha.
Con Badelj non puoi giocare con il centrocampo a due, come a Venezia. Se vuoi giocare a due devi metterci Frendrup e un altro mastino.
Frendrup va valorizzato e deve valorizzarsi. Per farlo deve provare talvolta ad inserirsi in area avversaria e cercare il gol. Senza gol col cazzo che ne fai plusvalenza e col cazzo che il suo rendimento è decisivo.
La difesa deve accompagnare l'azione e accorciare, in modo che in fase di possesso si arrivi in area con almeno 4/5 uomini, altrimenti in porta non ci arrivi mai.
E non è questione di difesa a 3 o a 4. Guardiola gioca con 4 difensori puri, che sarebbe come se noi schierassimo Vogliacco Bani DeWinter e Vasquez, ma due dei suoi 4 difensori a turno giocano nella metà campo avversaria a recuperare palloni. Se lo spazio centrale, orfano di Albert, non lo riempi coi difensori che accorciano, non produci niente.
Sono tutti concetti che Gilardino vede come li vedrebbe D'Aversa se ci fosse lui in panchina. Devo solo fissare le priorità e cercare nuovi equilibri.
Ripeto alla noia: quello che conta è l'impianto di gioco, la squadra. Se fai squadra il rendimento sarà sempre sufficiente. Poi è vero che se gli stessi compiti li affidi a un soldatino o a un fuoriclasse aggiungi o togli qualcosa, ma un impianto credibile, anche con 10 pedatori di ventura, ti dà comunque solidità.
Gilardino, nelle attuali circostanze, non può avere alternative, quindi facciamocene una ragione e parliamo di gioco. Ma soprattutto, se si muovono critiche costruttive e motivate, finiamola di considerarle lesa maestà o di rimettere il suo ruolo in discussione.
Se non mangerà il panettone, sarà solo perché non ci sono soldi per comprarlo nemmeno al discount.