Ma la cosa più importante è capire se i titolari del Gila hanno paura.
A me è sembrato di vedere, sia a Venezia nel secondo tempo, sia nel derby, molti titolari giocare inibiti, come se avessero paura di sbagliare. Succede, soprattutto quando le consegne sono ferree.
Dopo Venezia il Gila si è preso pubblicamente le colpe, assolvendo i giocatori. È uno standard per compattare il gruppo, ma non è detto che funzioni sempre meglio di un paio di calci nel culo. Perché? Perché i giocatori non sono scemi, sanno che hanno giocato male e che l'allenatore li ha giustificati agli occhi dei tifosi, quindi gli sono grati. La gratitudine però ti paralizza per paura di sbagliare, perché verso chi ti ha dato fiducia l'errore pesa come un tradimento. E la paura di sbagliare produce quel che si è visto: non tentare mai la giocata e ricorrere al passaggio indietro sistematico.