Ianna
Prima considerazione.
Siamo quart'ultimi. Dietro di noi ce ne sono tre, comunque vada Parma-Cagliari stasera.
Siamo il Genoa. Partiamo da qui, cioè non lontano da dove siamo partiti per molti anni prima della fine del Preziosismo.
Giochiamo a denti stretti, rabbia agonistica e maglia sudata, per tenerne tre dietro. Al momento questo conta. I rimpianti e le polemiche non fanno classifica.
Secondo. Gilardino.
Inutile discutere i suoi meriti e le sue qualità. L'hanno temerariamente proiettato in prima squadra a seguito del golpe-Blessin. Ha fatto il suo e ha continuato a farlo anche in A sull'onda dell'entusiasmo della squadra e della tifoseria. Il suo gioco non piace a molti (me compreso), ma fino a quando la società non investe per il salto di qualità non è il gioco che conta, ma i punti per sopravvivere nella categoria. Figuriamoci ora che la società è scomparsa.
Personalmente di volta in volta segnalo quelli che a mio modo di vedere sono errori tattici e la mancanza di evoluzione. Vedendo tutte le altre squadre, direi che siamo l'unica che alla fase difensiva non abbina una fase propositiva ben organizzata. Ho già descritto la semi casualità dei pochi gol fatti finora e la carenza di tiri in porta, nonché la cronica distanza dall'area di rigore. Spero che l'allenatore mediti e corregga, anziché limitarsi a proseguire sulla rotta intrapresa.
Cambio allenatore.
In questo momento una follia. Soprattutto se si andasse alla ricerca di un "giochista".
Vitinha.
Si sbatte e temo che fra un po' andrà in affaticamento o in crisi di frustrazione.
Secondo me l'eccesso di generosità non è colpa sua, ma la conseguenza di un atteggiamento tattico sbagliato. Se non c'è più Albert devi fare fare Albert alla squadra nel suo insieme, evitando di lasciare 50 metri vuoti fra centrocampo e attacco.
Una sola domanda. Togli Vitinha e fai giocare Milito allo stesso modo di come fai giocare Vitinha. Credi di guadagnare quel che dovresti? È evidente che no. Quindi la soluzione è mettere Vitinha nella condizione di dare il massimo.