Il solito copione. Che noia!
20 minuti di buon Genoa, che tiene il campo e brilla per passaggetti laterali, passaggi indietro e lanci lunghi per la testa di Thorsby. Purtroppo nessuno ha il coraggio o la licenza di tentare una penetrazione in verticale. Dev'esserci una legge che lo proibisce. Ma non vale per tutti. Tavares lo fa e non viene multato. Matturro lo faceva nella sua nazionale, ma qui lo si vuole impacciato difensore che guarda con nostalgia l'area avversaria in cui non lo si lascia avvicinare. A proposito, i difensori e i centrocampisti hanno il terrore di contrastare gli avversari in area e ai limiti dell'area. Una sindrome da rigorino che gli attaccanti avversari alla fine riescono a sfruttare. Anzi, non alla fine, ma alla solità metà del tempo in cui arriva il solito gol.
A proposito di penetrazioni, nel secondo tempo entra Norton-Cuffy, prende la palla e urla come Gene Wilder in Frankenstein Junior: "Si può fareee!!!". 50 metri bevendosi mezza Lazio e un tiro in porta, purtroppo centrale, che resterà l'unica conclusione pericolosa del Genoa. È un segnale di riscossa e i Grifoni fanno la partita, con volenterose trame, per i soliti 25 minuti, in cui la Lazio sembra scricchiolare. Ma, come sempre, alla mezzora l'impeto si spegne, con cronometrica precisione, e arriva il secondo gol. Il finale è una sofferenza. Si becca anche il terzo, che francamente è troppo.
Si era detto che il risultato di questa partita non poteva fare cambiare giudizio sulla squadra. E in effetti l'unica considerazione è che la buona volontà non manca, ma tutto il resto sì. L'importante è che le squadre del fondo classifica non fuggano via e che si provi a vincere in casa. Thorsby sta facendo progressi come punta, ma non è ancora a livello Haaland. Nella penuria di attaccanti io continuo a pensare che affiancare a Pinamonti uno veloce come Norton-Cuffy sia meglio del pennellone. Lo schema palla lunga e testata del norvegese ormai francamente ha rotto i coglioni. Difesa non impeccabile, anche se migliorata dopo la partenza di Dragusin, come si sa. Solo l'indomito Vasquez a giganteggiare e salvare i soliti due o tre gol, ma vogliacco troppo timido in contrasto, Zanoli timido sul primo gol subito, anche se poi è entrato Melegoni e, per confronto, lo ha fatto sembrare Cafù.
Badelj è vivo, anche se non vivace. Frendrup al 60% o anche meno. Miretti per ora un gingillino poco utile. Si fa quel che si può, ma non basta.