Zatopek Sapevo che mi avresti dato soddisfazione 🙂
Nel Padova c'era il temuto Lucarelli, reduce da tre triplette consecutive, di cui due in campionato e una con la nazionale U21. La coppia Giampietro-Pereira non gli concesse nulla più che un rigorino (forse forse fu un fallo di Ielpo, chiedo aiuto a te).
A quei tempi, la partita in notturna era una rarità. Morello buttò giù la porta per il 2-1 finale, sarà una suggestione ma a me parse di sentire forte il sibilo della rete che si gonfia; avevo 12 anni, stavo al piano di sopra della Nord seduto sulla ringhiera, e vidi sotto di me una specie di terremoto umano. Poi c'è un piccolo dettaglio che non posso dire pubblicamente, ma se ci sarà l'occasione te lo racconterò 😇.
Un gol simile (però di sinistro) lo fece D'Isanto contro il Livorno, l'anno di Torrente e Lavezzini. Piedi frizzanti, ma discontinuo come nessun altro, altrimenti avrei scritto lui tra i sottovalutati, insieme peraltro a Mihalcea, che all'esordio fece un gol alla Van Basten, e al grande Ishizaki (ma lui va alla voce meteore sventurate, capitate nell'anno sbagliato e con le gambe imballate).
Potendo limitare la vita a una sola partita, la classe più cristallina l'ho vista nel demone di Meroni-Garrincha-Littbarski
che si impossessò di Gasbarroni in Genoa-Milan (quello del rientro di Milito).
Quanto al divertimento, ricorderei quel farfallone ottuagenario di Lorieri, che cantava i cori e batteva le mani durante la partita.