Basta. Anche basta. Fine della corsa!
Questa partita ha dimostrato in modo chiaro e incontestabile che Gilardino ha finito la sua corsa.
Non può andare da nessuna parte con questa mentalità. E sottolineo mentalità.
La squadra ha dimostrato che può reggere il confronto, ma il freno in panchina è deleterio.
Come sempre il Genoa ha giocato al calcio per 20 minuti. Pressing e inserimenti da dietro di Matturro e di Thorsby.
Poi si è chiuso a giocare, con grinta e agonismo, nella propria metà campo. Ci sono stati i soliti siparietti. Con gran fatica, con esagerata fatica, si arrivava sulla trequarti e qui scattava lo schema del passaggio indietro con vista su Leali.
Grazie a una partita gagliarda il gol arrivava tardi, ma arrivava,
E da questo momento il veto del ragazzo in panchina magicamente cadeva e la stessa squadra disastrata e rimaneggiata, con il coraggio di chi non ha niente da perdere, costringeva De Gea a tre parate difficili e sfiorava il gol con una bella rovesciata di Maselli.
E quindi? Quindi SI POTEVA FARE!
Basta con la tattica di aspettare di prendere gol per liberare giocatori altrimenti inchiodati alle loro posizioni. Come contro l'Inter e la Roma. Come molte volte lo scorso anno e l'anno della B.
E se fosse arrivato il pareggio sarebbe stata ancor più evidente la prova che il freno in panchina non consente a 11 uomini veri, per quanto tecnicamente scarsi, di provarci.
In queste settimane di passione ho aspettato speranzoso un segno e una svolta da parte di Gilardino, considerando la sua cacciata prematura. Ma la speranza di una svolta ormai coincide con il suo allontanamento. Non ci sono scuse di fronte a prove tanto evidenti.
Basta! È perfino inutile aspettare Parma.
Liberiamo la testa dei giocatori, a cui va tutta la mia stima per la partita odierna.
Basta!