Sunnyboy253 Ed aggiungo, in quel momento della stagione, con quei risultati e quel “gioco” espresso, ci poteva essere Guardiola, Stalin o il Padreterno sulla panchina che sarebbe stato comunque — e giustamente direi — esonerato.
Il punto dirimente non è quello - solo un pazzo lo avrebbe tenuto dopo Cittadella - ma è rappresentato dalle condizioni che hanno portato al suo esonero, le quali sono state poste diverso tempo prima, con un clima ostile da parte dei dirigenti "locali" da 1 minuto dopo la retrocessione e un mercato inadeguato al gioco di Blessin nonché una stampa e una tifoseria che hanno messo pressione da subito con l'idea della corazzata pretendendo bel gioco quando si vinceva e punti quando si pareggiava, sempre con i forconi in mano. Gilardino soprattutto per le prime giornate ha beneficiato anche di una tolleranza dell'ambiente dovuta alla cacciata dell'invasore, che ha soddisfatto la classica sete di sangue novembrina genoana.
Poi mettiamoci ovviamente una spiccata inflessibilità del mister tedesco, che per molti aspetti (lettura della partita in corso, gestione del gruppo, resistenza alle pressioni) si è dimostrato inadeguato al compito che gli è stato richiesto. Ma il seme della sfiducia nel ramo tedesco è partito fin dalla retrocessione, ed è partito da dentro la società, sviluppandosi attraverso la stampa e la tifoseria, e facendo infine breccia nei giocatori più scontenti.
Ancora oggi Spors è visto come il coglione che ha portato Blessin e Yeboah e non come colui che ha scoperto Martinez e Gudmundsson pagati 3 milioni in due.