Se Patrick Vieira fosse Carlo Calenda, un paio di settimane fa avrebbe avuto tutte le prime pagine dei giornali sportivi, e forse anche un trafiletto sul Corriere della Sera.
Ma non lo è, come non è Klopp né Arsene Wenger.
Portare il suo partito che potremmo chiamare "Ciak Azione " , pardon squadra, al Genoa 5 punti in classifica, è qualcosa non di eccezionale, ma che rientra nei canoni della quasi normalità, in periodo di vacche magre.
Insomma è come arrivare a raggiungere la soglia di sbarramento del 4% per entrare in Parlamento, e come in questo caso portare il Genoa alla salvezza.
Dopo il Genoa modello Cinque Stelle dove c'entravano praticamente tutti, da Balotelli a Melegoni, lo Zio Tom di Francia dato per certo che non diventerà un Napoleone, sarà fino alla fine della stagione sicuramente un Caronte.
Occorrerà solo vedere quale e quante anime morte (e vive) porterà sull'altra sponda.
Il vantaggio di chi assiste a queste partite del sabato pomeriggio alle 15, casualmente allo stesso orario dei match clou della serie B, è che dopo aver mangiato un primo abbondante e un secondo magari tonnato, aver rifiutato l'insalata per tenersi leggeri, e terminare il tutto con un limoncello di Amalfi, rifiuti l'invito di un caffè possibilmente Moreno, perchè hai capito da giorni l'antifona.
Il posto in prima fila sul divano è tuo, e nulla e nessuno può conciliare con il sonno come una partita di calcio modello Genoa Torino.
Chi invece è andato a Genova, avrà maledetto il giorno , il freddo e la pioggia per tornarsene a casa con la magra consolazione di "aver mosso la classifica", il che equivale a come essere passato prima alla Snai, aver scommesso 20 euro, e domani andare ad incassarne 21 .
Fossimo Stefano Folli e ci dovessimo inventare un pezzo per spiegare cosa ha portato Viera al Genoa ad accettare il ruolo di Gabriel Byrne nel mitico In Treatment, saremo in grave difficoltà.
Sicuro le palanche, un pò' meno il pesto, escludiamo categoricamente la gloria.
Però possiamo svelare una cosa ad oggi ignota:
Pare che al primo discorso in gruppo nel cerchio di centrocampo di Pegli, Patrick abbia detto:
"Non serve aspettare di prenderle tante prima di sferrare un pugno".
Ed è quello che pare abbia portato il francese in quel del Signorini.
Dare o almeno tentare, di sferrare qualche pugno quando capita l'occasione.
Poi dopo un paio di giorni si è guardato intorno ,ed ha visto che nel movimento calcistico-politico sgangherato che aveva ereditato, c'era un potenziale portatore di voti e cross.
Come se al posto di Patuelli si fossero accorti che c'era pure il candidato Jennifer Lopez e le scorribande e i voti del Genoa fossero d'incanto aumentate con Zanoli in campo.
Dove fosse JLO prima e soprattutto perchè e chi non l'avesse notata, facendole cantare le canzoni di Orietta Berti e ballare come Tina Cipollari , è un mistero che il nuovo capo della Cia non svelerà a nessuno.
Assistere ai kick off modello New England Patriot di Sabelli , addirittura tre nel solo primo tempo, vale il prezzo del biglietto se fossimo al Gillette Stadium del Massachusetts.
Questo nel solo primo tempo, mentre nel secondo tempo, se fossimo stati spettatori presenti saremmo andati al botteghino alla fine della partita, e avremmo chiesto non di essere rimborsati come era lecito, ma a chiedere di pagare il biglietto doppio, anche triplo per quello che lo spettacolo più bello del mondo, così dicono le pubblicità, aveva offerto:
L'ingresso di Mario Balotelli .
Con tanto di guanti neri intonato al colore della pelle, un passo felpato , scarpette modello Roberto Bolle e scatti perentori ed impetuosi da gazzella nei 15 minuti in cui è sceso in campo, da farci ricordare il tempo della sua maglietta ai tempi del City, che tiene ben nascosta sotto la casacca, pronta da esporre alla prima occasione, con un piccolo ritocco letterale:
"Why did he choose me?"
Quando per chissà quale combinazione astrale fosse ai limiti dell'area avversaria , e un giocatore del Toro lo ha anticipato di mano, abbiamo finalmente notato la presenza di Super Mario:
Un braccio alzato modello interpreti di Watchmen con Regina King a fargli da regista.
"Io credo in lui, lo ho voluto io", fu il credo diventato il de profundis del più ricco dei frati francescani piemontesi.
E mentre si stava ancora aspettando che il portiere del Toro scaldasse i guantoni come si diceva una volta, stanco di bere the caldo alla Caressa per non morire assiderato, Tom Caronte Viera, si è pure giocato l'asso nel tentativo di sferrare un pungo :
L'uomo dal cartellino 27 milioni con il numero 9 sulle spalle, quello dei bomber e dei centravanti, entra in campo con il ciuffo ribelle, che tempo un paio di minuti al secondo tocco ha lanciato un pericolosissimo contropiede per il Toro, che se non avesse avuto Sanabria che ha dormito per 80 minuti e Bryan Adams alla ricerca dei suoi vecchi successi , avrebbe interrotto la serie negativa senza vittorie, è spezzato la imbattibilità di Zio Tom Viera.
Quale cassetta, quale dvd , quale referenza, quale relazioni tecniche abbia visionato l'Uomo Dal Monte che non assaggiava Ananas, ma valutava giocatori, resta un mistero e un buco profondo nella disastrate casse del Genoa con questo ammanco milionario.
Più che una partita di calcio di Serie A(giova sempre ricordarlo) e non di C2, sembrava di assistere alla Costruzione non di un Amore, ma di un edificio:
Muratori, operai, carpentieri, ben palestrati e strutturati che al minimo contatto fisico si catapultano e rotolavano a terra come colpiti dal fucile di Thomas Crooks.
Unica differenza erano che avevano le divise ufficiali di due gloriose squadre di calcio.
E se per gli spettatori del Ferraris il refrigerio al caldo e la corsa a casa era l'unica via di fuga, per quelli a casa che hanno stoicamente resistito al richiamo di Morfeo, si è trattato almeno di essere al caldo e sotto una coperta.
Una volta da giovani si andava alla partita impregnati di entusiasmo ed eccitati come per vedere i film di Gloria Guida.
Ci si entrava pure prima e si diceva a chi preferiva ancora aspettare, che "il riscaldamento può essere interessante e indicativo".
Ora non solo non ci pensi più, ma unico motivo per andare prima, è per trovarti un posto dove non sbandierano, ma ben armati di doppi calzini ai piedi, pigiama o tuta sotto i jeans, e imprescindibile compagnia del vecchio thermos di Caffè Borghetti per non prendere sonno durante la stessa partita e sperare di non metterti uno stuzzicadenti tra le palpebre , per far capire al tuo vicino che stai guardando la partita e ammirando le rimesse laterali di Sabelli, con pallone asciugato come gesto tecnico.
Genoa Torino e il calcio italiano è tutto qua.
E pensare che c'è gente che paga per questo spettacolo, che gli interpreti vengono lautamente pagati per aver messo su questo circo senza animali ammaestrati, ma con uomini in mutande e magliette .
"Bonne Chance" Patrick Viera e facci sapere quando e se raggiungi la riva stando attento a non fare la fine di Emmanuel Macron.
Ci vuole poco e a Genova, perchè le vedove e i fedeli con il santino in mano, ti aspettano sull'altra sponda.
Vivo o morto
Con o senza anime.
Ianna