Si gioca di Lunedì sera, ultimi della giornata e in chiusura del turno.
A leggere sui giornali è partito un tambureggiamento sulla necessità di vincere che non mi sento di condividere.
Il calendario del Genoa dice: Monza, Venezia, Empoli e Lecce in casa; Fiorentina, Torino, Inter e Cagliari in trasferta prima della sosta.
Tra Monza e Venezia un doppio turno fuori. L'ultima prima della sosta è la partita casalinga col Lecce.
Ci si salva a 35/36. Il Genoa è a 23.
Per stare tranquilli nelle prossime 8 bisogna farne non meno di 7, idealmente più di 10.
Cioé presentarsi con 30 punti a salire al rush finale che prevede: Juventus(T), Udinese(C), Verona(T), Lazio(C), Como(T), Milan(C),Napoli(T), Atalanta(C) e Bologna(T).
Avendo come obbiettivo fare da 6-7 punti a scendere.
La proiezione di Vieira è ben al di sopra di questi numeri, lo è la proiezione del Genoa nel suo complesso e non ci andava troppo lontano nemmeno Gilardino 🙂
Lo scenario a mio modesto avviso è che Genoa-Monza è una partita da non perdere, lascerebbe il Monza a -10, de facto spacciato, ci lascerebbe con un piccolo margine in vista della doppia trasferta, in cui sarebbe sufficiente fare 1 punticino per tenere dietro una buona parte delle squadre coinvolte nella lotta retrocessione.
Certo non vincere chiuderebbe, salvo exploit, ogni velleità(societaria più che mia) di inseguire il 10imo/11esimo posto ma nel contesto della stagione non mi sembra granché rilevante.
Ma punti alla mano se non perdi mai in casa e non le perdi tutte fuori sei sostanzialmente in linea con i piani.
Tutto questo per dire calma. Bisogna cercare di vincere, se non con l'ultima in classifica in casa...quando? Ma con giudizio.
Il Monza ha 1 solo risultato utile, sono a 13 punti, una vittoria li rimetterebbe in minima corsa se i risultati del week-end dovessero premiarli: Lecce, Parma e Empoli sono a 20, Verona a 19, 2 sconfitte su 4 metterebbero la linea di galleggiamento a +4 con 16 giornate da giocare. Difficile ma abbiamo fatto di peggio.
A valle di questo unico risultato possibile è probabile che proveranno, come a Bologna, a partire forte per andare in vantaggio e provare ad amministrarlo in contropiede.
La vittoria con la Fiorentina, arrivata dopo la sconfitta col Cagliari e una lunga serie di risultati negativi, è la seconda stagionale e la prima casalinga per una formazione, l'unica della A, con un elenco infortunati sensibilmente più lungo del nostro.
Tra i pali Turati: portiere del Sassuolo, che dopo Frosinone ha mantenuto la categoria, non senza dissidi con i nero-verdi, resta relativamente giovane(2001) e relativamente promettente.
Difesa insolitamente a 4 nell'ultima ma io penso che torneranno a 3 con Pablo Marì al centro.
Izzo e D'Ambrosio o Carboni al suo fianco, quelli bravi dicono braccetti.
Kyriakopoulos sicuro di una maglia a sinistra, penso si possa dire altrettanto di Ciurria.
Se giocano a 4 il greco a fare il terzino, l'italiano a centrocampo.
Si è fatto male Bondo, che ragionevolmente non ci sarà; Bocchetti al suo posto a Bologna ha messo Vignato con Akpa Apro portato al centro.
Difficile che tocchi a Sensi, visto che in mezzo gioca già Bianco: giovane centrocampista scuola Fiorentina che si fa fatica a definire strutturato(173 cm).
Potrebbe toccare a Martins, figlio del leggendario Oba Oba, o a Forson, talento classe 2004 prelevato in estate dallo Utd sempre comunque per giocare larghi a sinistra o a supporto delle punte.
In uscita dalla panchina Caprari.
In assenza di Dany Mota, l'unico sicuro del posto è Milan Djuric: 34 anni, il Thorsby dei biancorossi.
Ariete formidabile capace di vincere una quantità di duelli aerei impressionante, gli anni si fanno sentire ed è diventato più statico ma sempre molto efficace.
Al suo fianco è probabile che tocchi al figlio(e nipote) d'arte Daniel Maldini, in goal l'ultima settimana.
Giovane talento e come tale alle volte discontinuo.
Da segnalare in panchina Petagna, che è sempre reduce da problemi fisici, ma è anche lui giocatore di struttura fisica importante. Potrebbe toccare a lui in particolare se Djuric abbandonasse la nave monzese prima del week end, si parla di Parma e di altre società interessate.
Lato Genoa.
Con la partenza di Gollini per Roma, tocca a Leali chiamato al riscatto dopo una serataccia all'Olimpico conclusa con un autorete.
In difesa c'è il dubbio Bani, data la presenza di Djuric penso che Vieira se ha la possibilità lo schiererà dal primo minuto in alternativa mi aspetto Sabelli a destra anche se non è entrato benissimo all'Olimpico.
Scontate le presenze di Vasquez e De Winter al pari di Martin: gli ultimi 2 resistono stoicamente in diffida.
In mediana dovrebbe rientrare Badelji, a fargli spazio ragionevolmente Masini ma non escludo Thorsby.
Nemmeno da dire che tocchi a Frendrup.
Difficile che ci sia l'esordio dal primo minuto per Cornet, sembrano piuttosto indietro Vitinha e Messias anche se ragionevolmente saranno convocati al pari di Norton-Cuffy ed Ekuban.
Quindi Zanoli a destra e Miretti a sinistra, il talento scuola Juve è in un buon periodo di forma speriamo prosegua.
Più difficile che sia Ekhator a partire dal primo minuto, ma non escluso.
Nemmeno da dire che partirà Pinamonti come centravanti.
Balotelli è rientrato in gruppo e ci si aspetta venga convocato, anche se uno sfogo social della mattinata immagino gli varrà una tirata d'orecchie.
Lo sguardo alla giornata dice che: Torino-Cagliari apre la tonnara venerdì sera, Como-Atalanta e Empoli-Bologna animano il sabato, Milan-Parma e Lecce-Inter la domenica.
Lunedì con occhio alla salvezza perché al Penzo va di scena il derby Venezia-Verona, prima del nostro match.
L'Udinese domenica ospita la Roma che in trasferta non vince giusto dal confronto dello scorso anno, sospeso per il malore di N'dicka.