Sono d’accordo con Edo e, non certo da stasera, contesto fieramente la litania sul “bel gioco” così come l’abitudine di menare il belino all’allenatore. Valeva per Gilardino che non avrei mai esonerato nonostante ammetto sia stato afflitto da ansie esagerate a valle del mercato e del primo giro di infortuni, vale altrettanto per Vieira il quale sta semplicemente facendo giocare la squadra per come la stessa può rendere al meglio.
Piuttosto si potrebbe discutere su come è stata costruita in estate nel delirio dell’implosione societaria tra una dismissione e un diniego per i rinforzi selezionati: tecnicamente non giudicabile.
Il problema di questo gruppo di lavoro - da ringraziare come e più di qualsiasi altro ricordi - prescinde dall’allenatore: il punto forte è la difesa di squadra che però necessita di compattezza e distanze ridotte tra i reparti e i singoli, non essendo in grado di fermare gli attaccanti a campo aperto ad eccezione di Vasquez. Inoltre manca qualità a centrocampo dove leggo continuamente di un Badelj come fine dicitore mentre, pur essendo (stato) di un livello superiore, la sua caratteristica migliore è quella di intercettare le traiettorie di passaggio avversarie in fase difensiva. I due mastini, Frendrup e Masini, e lo stesso Thorsby sono oggettivamente deficitari in fase di costruzione e inserimento.
Davanti abbiamo giocato ventitré partite su venticinque con Pinamonti isolato e tutti gli altri infortunati o convalescenti. Senza cambi e con più stiramenti che in un lavasecco di un centro commerciale. Unici sani a supporto della punta sono stati Miretti mono marcia, Thorsby e Zanoli fuori ruolo ma utili a difendere in dieci esaltando il punto di forza di cui sopra con il quale abbiamo tirato trenta punti a febbraio in un’annata dove cento Genoa su cento sarebbero retrocessi ignobilmente a settembre.
Se non ho scritto minchiate pretendere il “gioco” inteso come possesso palla, presidio costante della metà campo avversaria e occasioni a ripetizione è una cagata pazzesca. Un desiderata teoretico figlio di frustrazioni e traumi sostenuto da chi, come me, ha assistito a decenni di squadre penose con rarissime eccezioni, incapaci peraltro di rendere secondo potenzialità e caratteristiche.
Anche sto belin di Gasperini (godo!) che ha certamente fatto vedere bel gioco, ma con squadre di gran lunga superiori nella gestazione del delirio fallimentare e indegno degli ultimi anni del merda.
Proviamo a dare a Vieira: Rubinho - Biava - Ferrari - Criscito - M. Rossi (Mesto) - Milanetto - Juric - Motta - Sculli - Milito - Palladino (Gasbarroni)
E adesso facciamo il gioco di inserirne uno degli attuali (compreso l’anno scorso) nell’undici titolare… forse Frendrup al posto di Juric, forse Gud o Retegui al posto di Sculli… stop
Ma di cosa cazzo parliamo?