• Genoa
  • Giornata 28, Cagliari-Genoa 1-1

Si gioca venerdì sera, probabile rientro in formazione di Badelj in mezzo mentre il Cagliari potrebbe dover fare a meno di Luvumbo, che all’andata ci aveva creato diversi problemi, uscito anzitempo per un affaticamento muscolare

    Vorrei avere un riscontro da parte di chi sa risalire ai dati, ma la mia impressione, a naso, è che Pinamonti sia il centravanti che assomma il maggior numero di minuti giocati in tutta la serie A. Fosse vero, mi chiedo se non sia il caso di farlo respirare un po' prima che schiatti.

    • mashiro ha risposto a questo messaggio
    • MAU69 ha messo mi piace.

      Genoasi
      "Spero di sbagliarmi, ma il rientro di Badelji ha due risvolti della medaglia(..alla Catalano):uno che visto il tipo di squadra che affronteremo e da chi è allenata, con la sua dinamicità, può essere sovverchiato,creando difficoltà al reparto arretrato.Percio,è forse meglio continuare con Masini-Frendrup.L'altra,è che invece essendo il più illuminato, può saltare il pressing avversario con impostazione di gioco più brillante.Ma in questo caso,come molte volte, ho paura che possa non parlare la stessa lingua con i suoi compagni..e quindi palla persa ,con inevitabili rischi.Per me,da mettere a partita in corso"

        edoardo777 https://www.transfermarkt.it/serie-a/dauerbrenner/wettbewerb/IT1

        Più presente per il Genoa ovviamente Frendrup, seguito da Martin(altrettanto ovviamente), poi Vasquez.

        Primo attaccante Piccoli, Kristovic, quindi Pinamonti, poi Lautaro, quindi Strefezza e Kean.
        Più staccati Lukaku, Zaccagni e Politano. Via via tutti gli altri.

        TM conta Gyasi come punta io mi rifiuto 🙂

        I primi 5 vanno dai 2200 minuti di Piccoli(2300 se vuoi contare l'esterno dell'Empoli) ai poco meno di 2000 di Kean.
        Pina rispetto ai primi 2(o 3 con Gyasi) ha 1 presenza in meno perché non era disponibile con l'Inter.

        mashiro ça va çanç dire che se la vinciamo al contrario ti toccano tutte. 😛

        • Genoasi ha risposto a questo messaggio

          Zatopek
          Al di là delle caratteristiche del Cagliari, credo che i rischi e i vantaggi che hai elencato di schierare Milan dall’inizio si presentino oramai con tutte le avversarie…
          Detto ciò, se è pienamente recuperato ed avendo pure riposato, io venerdì me lo giocherei per vedere se li’ in mezzo riusciamo ad essere meno confusionari e più efficaci

          • Zatopek ha risposto a questo messaggio

            Sulla carta Cagliari-Genoa dovrebbe essere una partita strana.
            Si incontrano le due squadre che, più di altre, giocano due partite nella stessa partita. Cioè partono con un'impostazione e la cambiano nell'ultima mezzora.
            Il Cagliari comincia basandosi sull'agilità e sulla velocità, attaccando negli spazi, prevalentemente in ripartenza, ma con molta convinzione. Poi vira sulla potenza, immettendo forza d'urto se deve provare a rimontare o a vincere, o cagnacci da guardia se deve difendere il vantaggio.
            Il Genoa, come sappiamo, prova a tenere il risultato in bilico e nel finale immette qualità offensiva.
            Vista così si potrebbe firmare un accordo per giocare solo l'ultimo quarto d'ora e risparmiare energie. Ma gli isolani non ci starebbero, perché, a differenza del Genoa, anche nella prima parte non sono remissivi e ci provano.
            Il problema del Genoa è noto. Scende in campo basandosi sull'equilibrio e sull'inibizione delle armi offensive avversarie, ma è carente nella capacità di ribaltare l'azione velocemente portando nell'area avversaria quei quattro/cinque uomini che servono per fare male. In genere prova a ribaltare l'azione col lancio lungo, che raramente produce effetti dirompenti, anche quando c'è Thorsby, dato che ormai lo sanno tutti e in genere lo fanno marcare da uno grande e grosso. Ci sarebbe l'opzione Blessin, ovverossia lancio lungo e aggressione della seconda palla. Ma perché questa opzione risulti efficace bisognerebbe seguire il lancio alzando la difesa e bisognerebbe anche avere centrocampisti fisicamente dominanti, cosa che non appartiene né a Badelj, né a Frendrup, né a Masini. Figuriamoci Miretti. Inoltre i nostri difensori, se lasciati scoperti, non brillano in velocità. Non abbiamo un Kalulo.
            Quindi è probabile che si assisterà alla classica partita da trasferta, basata sul contenimento scientifico delle forze avversarie e sulla saltuaria riaggressione ad opera soprattutto di Zanoli e, se gioca, di Ekhator. Nel finale, mancando Bani, servirà una contraerea capace di contenere i mille cross per le teste dei saltatori cagliaritani e ci vorrà tanta prontezza per accorciare sui tiratori appostati ai limiti dell'area per trasformare in tiri in porta le respinte affannose dei nostri difensori. Potendo contare su due soli colpitori di testa (DW e Vasquez, con l'eventuale aiuto di Ekhator), Leali dovrà arrischiare nelle uscite alte, come e più di quanto si richiede a un portiere.
            La speranza è quella di trovare un golletto e affrontare il finale in vantaggio. In subordine, di non farsi schiacciare negli ultimi venti metri, dove basta un rimpallo o un involontario tocco di mano per beccare gol. Oppure di incappare in un arbitro come quello della partita di andata, a meno che si inverta l'inerzia della sfiga e il rigorino se lo inventi a nostro vantaggio.
            Comunque sia, si devono vedere in campo 11 uomini veri, coscienti che la salvezza non cade dal cielo e va conquistata partita dopo partita, prendendole e restituendole senza paura. Chi tira indietro la gamba, verrebbe da dire citando chi sappiamo, prenda le sue cose e torni a casa, perché il Genoa non fa per lui.

            Zatopek Badelji [...] essendo il più illuminato, può saltare il pressing avversario con impostazione di gioco più brillante.

            Di questo dubito fortemente: da un po' di partite gioca prevalentemente dando la schiena alla meta' campo avversaria e restituendo ai difensori ogni pallone che gli viene passato...

            • Zatopek ha risposto a questo messaggio

              Coimbra
              "Ca va sans
              dire..siccome al Genoa vige la cosiddetta legge di Pandev(prenderne uno buono,finché non ne' rimane la muta come le bisce..),è comunque l'unico che mangia pesce azzurro a centrocampo.."

              Salve
              Ho visto il Cagliari diverse volte e non posso che confermare ciò che ha scritto Edoardo più sopra ma vorrei aggiungere anche un particolare non trascurabile: l' atteggiamento del pubblico e dell' arbitro; il pubblico, vidi qualche anno fa' un Cagliari - Atalanta di serie B al vecchio Sant' Elia, è un catino ribollente dove non c'è un attimo di silenzio e tregua con la gente letteralmente sul campo.
              Bellissimo averlo a favore, un po' meno averlo contro 😁 anche se, potrebbe ( dovrebbe) esaltare anche l' avversario dei sardi.
              L' arbitro è una vera incognita, nell' ultima casalinga degli isolani, Cagliari - Juve, ho visto negare alla Juventus, ripeto alla Juventus, un rigore onestamente solare sul campo e senza scomodare il var; i casi sono due, o è uno che si adegua e allora il Genoa dovrà stare attento anche solo ad alitare verso gli avversari o trovi uno che, senza fare chissà cosa, arbitra equamente.
              Aggiungo ancora che, come con l' Empoli, anche con Cagliari e Lecce saranno partite da fabbri ferrai, quindi, schinieri a posto e clave sotto la maglia

                PieroVoje61

                Sul pubblico sfondi una porta aperta. Ho già scritto in passato che il pubblico genoano è l'esempio lampante di "pubblico sportivo", che non significa che non fischi o insulti gli avversari (succede ovunque), ma significa che prevalentemente canta e sostiene la propria squadra in ogni circostanza. Il pubblico cagliaritano è invece un esempio lampante di "pubblico ostile". Ostile nei confronti della squadra avversaria, dell'arbitro, della terra e del cielo. È un pubblico che canta molto poco, zitto o sibilante quando la palla è nei piedi dell'avversario, ma che si accende con ferocia non appena la sua squadra prende palla o non appena un suo giocatore cade a terra. Le azioni d'attacco vengono accompagnate con boati e l'insulto è costante nei confronti di arbitro e avversari. È un pubblico che condiziona. Pensando alla partita d'andata, a parti invertite non oso pensare cosa sarebbe successo sui due rigori. Hai voglia di dire che un bravo arbitro deve saper resistere senza farsi inibire, ma poi si sa come va. Fischia il primo fallo contro, prende fischi e insulti, fischia il secondo fallo e apriti cielo, poi comincia a fischiare meno e a lasciar correre il gioco duro. La squadra lo sa, e ne approfitta. Non so che arbitro augurarmi. Mariani da qualche tempo mi è poco simpatico per come gigioneggia con la faccia da duro. Guida vive di gloria usurpata e ne conosciamo i limiti. Marchetti e Colombo sono giovani rampanti e quindi poco condizionabili dalla "politica", ma non credo che li rischino in quella bolgia. Ho paura che scelgano un Rapuano, o lo stesso Sozza. Una volta facevano fare il quarto all'arbitro che mandavano la giornata successiva, per fargli studiare la squadra. Ora spesso fanno fare il VAR all'arbitro scelto per la successiva. Ma il VAR di chi? Del Genoa (Sozza) o del Cagliari (Fabbri)? Domani sapremo. Di Bello incombe, Pairetto sgnignazza sullo sfondo.

                  edoardo777 riproverei quello che abbiamo avuto a Firenze, credo Cossa o nome simile che, nonostante Firenze sia un altro ambiente ostile, non si è fatto per niente intimidire

                    PieroVoje61

                    Credo che fosse Collu, ma non ce lo ridaranno. Firenze, a differenza di Cagliari, incombe meno sul campo, salvo le tribune, che ospitano i più attrezzati insultatori del mondo, sempre in lite con le panchine. Con il rifacimento dello stadio cambierà qualcosa, perché mi sembra che porteranno le curve appena dietro le porte.