Ianna in primo luogo il portiere che non mi da completo affidamento
Tranquillizzati su questo punto. Il portiere ha fatto un campionato nella media dei portieri italiani, senza grandi sbavature e soprattutto con un'invidiabile serenità che trasmette alla difesa. Togli Sommer e Maignan, che sono di altra categoria, se proprio vuoi togli DeGea per i trascorsi e la personalità (che però ha avuto un rendimento non superiore a Leali, coi suoi limiti di sempre nelle uscite e nei rilanci) e tutti gli altri, esclusi i brocchi conclamati, sono uguali. Un anno emerge Meret, un altro anno Milinkovic, un altro ancora DiGregorio, ma alla lunga nessuno ha le stimmate del fenomeno. I tre migliori, dietro ai due campioni, sono quelli che giocano alto: Butez, Martinez e Suzuki, che è candidato a campione per sicurezza e prestanza fisica. La capacità di giocare alto è la vera dote del portiere moderno, che diventa dominante in tutta l'area, non solo nell'area piccola. Il famoso "gioco coi piedi" è un'illusione ottica riservata alle squadre scarse. Le squadre buone fanno cominciare l'azione dai gocatori tecnici dopo un meccanismo di movimenti allenato e prestabilito, dove al portiere si richiede di eseguire movimenti semplici ed esatti in base al copione mandato a memoria. Infatti vedi Martinez che nell'Inter fa le stesse identiche cose di Sommer, diversamente da quel che faceva nel Genoa con compagni tecnicamente scarsi. Vedi il Real Madrid, o il City, o il Barcellona e nemmeno ti accorgi se il portiere ha piedi educati o meno, perché fanno tutto gli altri in base al meccanismo di squadra. Invece conta molto la predisposizione del portiere a giocare alto, che richiede doti naturali di colpo d'occhio e di calcolo, perché permette alla difesa di giocare appunto alta e spesso di rischiare il difensore 1vs1 sui lanci lunghi dell'avversario. Leali non possiede questo tipo di dote, come la metà più uno dei portieri del campionato italiano. Però ha dimostrato di essere affidabile e quindi di poter evitare di spendere 15 e passa milioni per un portiere pronto con le caratteristiche dei tre suddetti (anche perché per ora il Genoa non gioca con la difesa alta) e prendere invece un giovane promettente da fare crescere e ambientare dietro di lui e poi in alternativa con lui, futuro titolare. Non dimentichiamo che un campione in fieri come Suzuki ha impiegato un intero girone di andata per capirci qualcosa. Non è semplice arrivare da fuori, imparare la lingua, affiatarsi con i compagni e dirigere la difesa. Quindi scegliamo bene nella fascia 6/8 milioni, non in quella dei saldi ovviamente. Ragazzi di qualità ce ne sono in campionati con costi non proibitivi e teniamoci Leali, che fa il suo nella media dei portieri affidabili.