Ci ho pensato molto tempo se dovevo scrivere questo post. ma poi approfittando della Libertà che sempre mi concede il Web Master, ho deciso di porlo alla vostra attenzione.
Ma mi sono preoccupato e premunito di scriverlo in una forma edulcorata, il più politicamente corretto possibile, senza toccare tasti delicati, senza sfiorare nervi scoperti, ma come si evince senza sposare una tesi o una parte, attenendomi ai fatti.
E l'ho fatto centellinando le parole, misurandole con il goniometro, senza far sobbalzare la tastiera.
Sinceramente non credevo di suscitare questa discussione, essendo solo uno dei Gemellaggi più riusciti e duraturi di Italia.
Non ho preso posizione, perchè "dovrei "essere di parte, essendo meridionale, campano, non napoletano ma Avellinese, ma soprattutto e orgogliosamente Genoano.
In quasi tutte quelle partite che ho raccontato ero presente e fu lì ai tempi di Faccenda, che iniziò la mia simpatia per il Genoa, poi tramutatasi in Amore.
Andai con mio Padre.
E' l'unica parte in causa che rivendico, per la storia della partita e per la presenza che avevo al mio fianco.
Ma non ho mai preteso, ne contestato che ci fossero idee, situazioni , opinioni personali che potessero differire.
Ed infatti ad una lettura più attenta centellinata e calibrata, si può leggere, " in quest'epoca in cui la parola amicizia e rispetto sono concetti quasi astrusi e lontani, come se non fossero le fondamenta di un qualsiasi rapporto civile anche tra tifoserie e quindi tra esseri umani, i singoli rapporti , le simpatie individuali vengono lasciati a se stessi e alla stretta individualità, come giusto che sia"
Napoli e il Napoli non sono Genova e il Genoa.
I Napoletani non sono Genovesi, cosi come Silvio non era il Milan , Preziosi non era come tutti gli Avellinesi e i Russi non sono come Putin.
Le identificazioni di massa, le generalizzazioni quasi totali, sono la negazione del pensiero civile, della obiettività.
Ognuno ha le sue simpatie, il suo bagaglio di esperienza personale e le sue preferenze sugli abitanti di una città o dei suoi tifosi.
Voglio solo ricordare il mio di passaggio personale, per far rendere bene la mia di idea di esperienza:
Quando a Treviso , e voi sapete come e in quali circostanze, il Genoa passò a Preziosi l'Avellinese, io ero felicissimo e non solo perchè avevano evitato il fallimento.
Coniugavo la mia origine con la mia squadra del cuore.
Come sposarsi il 21 Marzo con Licia Maglietta.
Quando poi durante il lungo interregno e la prigionia nell'era del Conducator, io non ero più entrambe le cose.
Ero solo genoano ma non potevo dire "liberamente" di essere anche e soprattutto Avellinese, soffrendone tantissimo ancora oggi.
Ma questo prima e dopo, non mi ha mai impedito di essere solo un semplice tifoso del Genoa.
Questo era il mio messaggio senza preclusioni , perchè ed è solo questo quello che tutti abbiamo visto e ammirato:
Una lunga Storia cosi non la ha fatta e avuta nessuna Tifoseria mai.
E che una sia quella del Genoa, la mia, la nostra squadra del cuore, da questo punto di vista senza imposizioni alcuna, è solo un piccolo vanto e orgoglio scritto nelle memorie e appunto nel ricordo.
Ianna